vaporare
Verbo che ricorre una sola volta in D., nel significato tecnico del linguaggio meteorologico di " emettere esalazioni ", " emanare vapore ", corrispondente al latino vaporare che traduceva il greco ἀτμίζω presente in Aristotele (cfr., ad es., Meteor. I 3, 340b 25).
In Cv I III 5, D. paragona sé stesso a un legno sanza vela e sanza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade.
Al significato meteorologico della metafora è strettamente connesso l'uso della locuzione tecnica ‛ v. vento secco ': dalla dolorosa povertade, come da terra disseccata dal proprio calore intrinseco e da quello del sole che " terram calefaciens desiccat " (cfr. Aristotele Meteor. II 4, 360 9 ss.), emanano - evaporando - delle " exhalationes siccae " che costituiscono l'origine e il principio naturale del vento (secco, dunque, per natura) da cui la nave dantesca è battuta e condotta senza meta.