varactor
varactor 〈vërèktë〉 [s.ingl. Comp. di var(iable) e (re)actor "reattore variabile", usato in it. come s.m.] [ELT] Bipolo passivo che presenta una reattanza capacitiva variabile non linearmente con la tensione applicata, il cui equivalente circuitale è un condensatore (variabile al variare della tensione applicata) con in serie un resistore; è realizzato da un diodo a semiconduttori drogato intensamente e con area di giunzione ridotta, diffusa o epitassiale (generalm. a silicio, ma anche ad arseniuro di gallio per le frequenze più elevate), polarizzato inversamente, in cui si sfrutta la sensibile modificazione dello spessore della zona di svuotamento con la tensione applicata per realizzare reattanze capacitive variabili; presentano tipici valori della capacità tra i terminali intorno a qualche centinaio di pF, con rapporto tra la capacità massima e quella minima, circa uguali a 10: v. giunzione p-n: III 47 b; trovano largo impiego nella realizzazione di amplificatori parametrici, moltiplicatori di frequenza, mescolatori e circuiti di sintonia automatica per VHF e microonde.