Poeta ungherese (Káva 1853 - Budapest 1929). Nelle sue poesie (Költemények, 1870-1914 "Poesie", 1915; Ködben "Nella nebbia", 1922; Vitézi énekek Thury Györgyről "Canzoni eroiche su G. T.", 1923; A végelen felé "Verso l'infinito", 1923; Hamvadó tüzek "Il fuoco che si spegne", 1927) espresse lo stato d'animo della nazione ungherese dopo la catastrofe del 1918. Si distinse anche come economista e statistico (si ricorda tra le opere scientifiche A magyar hitelügy és hitelintézetek története "Storia del credito ungherese e degli istituti di credito", 1896); fu sottosegretario al ministero del Commercio (1914).