variabile informatica
variabile informatica in informatica, il termine variabile assume un significato diverso da quello che gli viene comunemente attribuito nella matematica generale. Infatti, anziché indicare simbolicamente un valore qualsiasi appartenente a un insieme, si riferisce piuttosto al nome di una cella di memoria in cui è immagazzinato, a ogni passo di un calcolo, un solo valore; tale valore, che deve necessariamente appartenere a uno specifico tipo di dato, è detto contenuto della variabile. La corrispondenza tra variabile e valore contenuto in essa è in ogni istante univoca temporalmente, poiché un nuovo valore assegnato alla variabile cancella il precedente. La sostituzione di un valore nella variabile prende il nome di aggiornamento della variabile. Nel caso di tipi dati strutturati come per esempio un → array, il valore della variabile è l’insieme ordinato dei suoi elementi. Per esempio, in un linguaggio procedurale, un algoritmo che fornisca la somma dei primi N numeri naturali può essere così schematizzato:
Nella sezione dichiarativa del programma si prevede l’uso delle variabili i, N, somma il cui tipo di dato è integer, ossia l’insieme dei numeri interi accettati dalla macchina. In questo caso, il contenuto di somma, inizialmente uguale a 0, si modifica a ogni passo del ciclo iterativo, raggiungendo il valore finale uguale alla somma dei primi N numeri naturali. È importante stabilire la validità del contenuto della variabile all’interno di un programma strutturato in: sezione principale (main program), sezioni secondarie (sottoprogrammi, subroutine), eventuali accessi a librerie esterne di funzioni o procedure. Infatti il nome della variabile e la dichiarazione di tipo fatta inizialmente nella sezione principale non può essere modificata in seguito, affinché non si generino errori di compilazione. Le variabili dichiarate dal programma principale sono sempre disponibili e riconoscibili ovunque e quindi, per esempio, anche all’interno delle procedure: tali variabili prendono il nome di variabili globali; quelle dichiarate all’interno della procedura sono invece attive solo dal momento della chiamata da parte del programma principale fino a quando essa termina: per questo motivo sono chiamate variabili locali. È tuttavia possibile che nella parte dichiarativa di una subroutine ci siano variabili con lo stesso nome di altre dichiarate nel programma principale; in questo caso afferiscono comunque a una diversa area di memoria, per cui tali variabili non sono sovrapponibili né sostituibili alle prime (si rimanda per approfondimenti alle voci → procedura e → funzione (in un linguaggio di programmazione)).