varietade (varietate)
Col significato anche moderno, in Vn XIII 8 2 Tutti li miei penser parlan d'Amore; / e hanno in lor sì gran varietate, ch'altro mi fa voler sua potestate, e in un passo assai dubbio e corrotto: Cv II II 5 per iscusare me de la v[a]ri[e]tade ne la quale parea me avere manco di fortezza, dirizzai la voce mia in quella parte onde procedeva la vittoria del nuovo pensiero.
La lezione varietade accettata dall'ediz. del '21 (letta però novità dal Moore e dal Parodi in una pungente nota: cfr. " Bull. " XXV [1918] 127) e con molte riserve anche da Busnelli-Vandelli, è stata ricondotta a [novi]tade da un opportuno restauro dell'ediz. Simonelli, ove così viene giudicata la scelta (ad l.): " sembra più aderente alla parola dantesca, che in altri passi mette in evidenza la ‛ novitade ' del pensiero d'amore per la donna gentile: ‛ Dirizzai la voce mia in quella parte onde procedea la vittoria del novo pensiero ' (II, II, 5); ‛ l'una si è la novitade de la mia condizione ' (II, VI, 3) ".