VARIGNANA, Aimo Domenico, detto il Bologna, o il
Scultore. Se ne ignora la data di nascita; morì secondo il Camporia a Bologna nel 1534. Nel 1506 prese parte insieme con Zaccaria Zacchi di Volterra, Alonso Berruguete di Valladolid e di Iacopo Sansovino di Firenze al concorso indetto dal Bramante per la migliore riproduzione del Laocoonte trovato in quell'anno nella Domus aurea a Roma; concorso da cui uscì vincitore il Sansovino. Nel 1510 ricevé pagamenti per lavori al S. Petronio di Bologna (tra altro doveva finire in qualche piccola parte la figura di Sant'Ambrogio di Iacopo della Quercia). Dal 1512 al 1529 lavorò alla decorazione plastica della Santa Casa di Loreto, dove secondo il Vasari terminò nel 1526 dopo la morte di Andrea Sansovino il Transito della Vagine in collaborazione con Francesco da Sangallo, il Tribolo e Raffaello di Montelupo. Nel 1514 gli venne ordinata la statua di Leone X oggi nella chiesa di S. Maria d'Aracoeli a Roma. Nel 1518 s'iniziarono i lavori - poi sospesi - delle porte piccole di S. Petronio a Bologna secondo il disegno datone dal V. Nel 1530 circa sembra che l'artista fosse nuovamente a Bologna. La statua di Leone X, goffa e sgangherata, dalle carni grasse e flaccide, rivela le modeste capacità dello scultore.
Bibl.: F. Malaguzzi Valeri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907 (s. v. Aimo Domenico); A. Venturi, Storia dell'arte ital., X, i, Milano 1935, pp. 215-23 (con altra bibl.).