vasca
vasca [Der. del lat. vasculum, dim. di vas "vaso"] [FTC] Termine generico con cui vengono indicati sia recipienti, per lo più di non piccole dimensioni e fissi, sia manufatti interrati o in elevazione destinati a contenere acqua o altri liquidi, temporaneamente o permanentemente, a flusso continuo oppure intermittente, per vari scopi tecnici e scient. (v. di decantazione, di misurazione, di reazione, ecc.). ◆ [FSN] V. di decadimento: negli impianti dei reattori nucleari a fissione, bacino profondo, pieno d'acqua, nel quale vengono immersi per un certo tempo gli elementi esauriti del combustibile estratti dal reattore per ridurne la radioattività prima delle manipolazioni successive. ◆ [MCF] V. navale: nell'ingegneria navale, bacino d'acqua, di forma rettangolare, per esperienze di idrodinamica (propr. v. navale sperimentale), cioè in cui modelli in scala ridotta di scafi (di navi, idrovolanti, ecc.) vengono sottoposti a una serie di prove per poter prevedere la loro resistenza al moto e quindi la potenza necessaria a imprimere a essi la velocità prevista, nonché le caratteristiche delle eliche marine più adatte a realizzare la relativa azione propulsiva. I primi, rudimentali tentativi di determinare la resistenza al moto delle navi con esperimenti pratici sembrano risalire al '500 a Venezia; ma solo nella seconda metà del-l'800 si ebbe la creazione della moderna v. navale per merito del francese Reech e soprattutto del-l'inglese W. Froude, per cui si parla anche di v. Froude. La v., costruita in muratura o in cemento armato, ha dimensioni che possono variare da 100 a 500 m di lunghezza, da 5 a 15 m di larghezza e da 3 a 7 m di profondità; lungo le sponde sono sistemate, per tutta la sua lunghezza, due rotaie rigorosamente orizzontali, sulle quali scorre a velocità uniforme un carrello che trascina con sé il modellino dello scafo, fissato sotto il carrello stesso, e ne registra, mediante dinamometri, la resistenza al moto; da questa, in base alla legge di similitudine meccanica, si ricava la resistenza dello scafo vero. In Italia, dopo la distruzione in periodo bellico delle v. navali esistenti a La Spezia (costruita nel 1887), a Roma (costruita nel 1930) e a Guidonia (per prove su scafi di idrovolanti), sono state costruite nuove v. a Napoli e a Roma (quest'ultima a due bacini affiancati). ◆ [ANM] Metodo della v. elettrolitica: tecnica sperimentale per la risoluzione analogica dell'equazione di Laplace, ∇2F=0, consistente nel rappresentare con un potenziale elettrostatico F la grandezza da studiare (un potenziale magnetico monodromo in un problema elettromagnetico, la concentrazione in un problema di diffusione, la velocità in una corrente irrotazionale, ecc. o effettivamente un potenziale elettrostatico); tale potenziale elettrico di simulazione è quello nei vari punti di una v. riempita di una soluzione elettrolitica in cui pescano elettrodi alimentati con tensioni alternate (allo scopo di evitare fenomeni di elettrolisi selettiva); una sonda di potenziale esplora punto per punto la v., permettendo di costruire una mappa dei valori del potenziale, che è identica, a parte i valori numerici (comunque calcolabili applicando semplic. una costante moltiplicativa), a quella della grandezza F in esame.