FERNANDES, Vasco
Pittore portoghese della prima metà del sec. XVI. Col nome di "Gran Vasco" gli eruditi gli attribuirono per molto tempo tutta la produzione primitiva portoghese, considerandolo come un caposcuola geniale, di cui però nulla si conosceva che ne testimoniasse l'esistenza. Poi alcuni documenti ritrovati accertarono che egli era nativo di Vizeu, dove lavorò circa fino alla metà del secolo. Dal 1506 al 1510 dipinse a Lamego la pala dell'altare maggiore nella cattedrale, composta di 20 riquadri di cui rimangono soltanto La creazione degli animali, l'Annunciazione, la Visitazione, la Circoncisione e la Presentazione al Tempio. Operò sotto l'influenza fiamminga (e gli si attribuisce persino un collaboratore settentrionale), ma fu meno realista dei fiamminghi e con dolcezze di modellazione che sono una caratteristica portoghese. Fra le sue opere più notevoli sono il S. Pietro di Tarouca c quello di Vizeu: il primo di un realismo potente, l'altro più ieratico. Nella cattedrale di Vizeu c'è un suo Calvario, con particolari fortemente realistici. A Santa-Cruz di Coimbra v'è una Pentecoste con firma latina Velascus e nella collezione Cook in Inghilterra una Deposizione firmata Vasco Frs. Al raffronto con gli altri pittori della pleiade portoghese della prima metà del sec. XVI appare diminuito nel suo valore leggendario, pur avendo reali qualità e tratti suoi originali, capo d'una scuola provinciale e ristretta.
Bibl.: M. Aragao, Grão-Vasco, Vizeu 1900; F. Almeida Moreira, O pintor V. F., 1921; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915; V. Correia, V. F., mestre do retabulo de Sé de Lamego, 1924.