VASCONCELLOS y SOUZA, Luiz de, terzo conte di Castello melhor
Uomo politico portoghese, nato nel 1630, morto nel 1720. Seguì, da giovane, la tradizione familiare, partecipando, insieme con i fratelli, alla guerra ispano-portoghese e distinguendosi nella campagna del 1658. Poi, per temperamento e per ambizione, preferì abbandonare le armi per la politica, e divenne il più autorevole favorito di re Alfonso VI, di cui fu valido e ascoltato consigliere, così nei varî tentativi del giovane re per sottrarsi alla reggenza della madre, come nel colpo di stato del 1662, che provocò l'esilio della regina.
Da allora divenne il vero padrone del Portogallo, ove costituì un governo personale e dispotico, il quale, sebbene oggetto di critiche d'ogni sorta, seppe guardare, peraltro, al progresso e al benessere del paese (furono allora guarnite le frontiere e organizzati forti eserciti, potenziati da truppe fornite per particolare trattato, dall'Inghilterra), cui assicurò del tutto l'indipendenza e guadagnò simpatie e stima da parte delle potenze europee. Tuttavia i vizî e i capricci del re, congiuntamente al suo disgraziato matrimonio con Maria Francesca Elisabetta di Savoia-Nemours, provocarono un nuovo colpo di stato (1666), che affidò la reggenza all'infante don Pedro: il V., ch'era stato in lotta aperta con quel principe, preferì dimettersi, anziché provocare una guerra civile. Esulò, pertanto, a Torino e poi a Londra, dove rese (1677) servigi così importanti alla regina Caterina di Braganza, da ottenere il richiamo in patria (1685).
Bibl.: De la Clède, Histoire genérale du Portugal, VIII, Parigi 1735; F. de Almeida, Historia de Portugal, IV, Coimbra 1926.