Poeta russo (Mišenskoe, gov. di Tula, 1783 - Baden-Baden 1852), vissuto dal 1841 alla morte quasi sempre in Germania; a Roma (1835) incontrò Gogol´. Dopo alcune prove, in prosa e in versi, in cui veniva delineandosi, nell'ambito del genere sentimentale, la sua grande capacità d'imitazione e di assimilazione (del 1802 è la libera traduzione dell'elegia di Th. Gray, Sel´skoe kladbišče "Cimitero di villaggio"), pubblicò (1808), sotto il titolo Ljudmila, un rifacimento della Lenore di G. A. Bürger, dal quale suole datarsi l'inizio del romanticismo russo. Ai motivi di Lenore attinse ancora per Svetlana (1808-12), cui è maggiormente legata la sua fama. Di scarsa originalità, la sua opera consiste, quasi tutta, di traduzioni (da Schiller, Uhland, La Motte Fouqué, Byron; tutta l'Odissea, frammenti dell'Eneide e dell'Iliade, ecc.). Ma Ž. ha il grande merito di aver dato al verso russo una maggiore duttilità di rime e ritmi e di aver avviato la poesia russa verso nuovi orizzonti culturali e sentimentali.