vassallo
Questo termine, che nel lessico feudale indica chi si è dato in vassallaggio (v.) a un signore, compare con il significato traslato di " sottoposto " nella similitudine intesa a descrivere il modo tenuto dai diavoli nell'addentare con i loro raffi l'anziano di Santa Zita per costringerlo a rimanere immerso nella pece: Non altrimenti i cuoci a' lor vassalli / fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con li uncin, perché non galli (If XXI 55).
L'invilimento di un vocabolo del lessico aristocratico a un'accezione pittorescamente familiare s'intona alla chiave ‛ comica ' dell'episodio: " un Signore-Re... degradato a signore-cuoco, coi vassalli a lor volta degradati alle qui descritte mansioni " (Mattalia).