Vaticanleaks
(Vatican leaks), s. m. o f. inv. Scandalo suscitato dalla fuga di notizie relative a presunti contrasti interni sugli indirizzi di governo del Vaticano.
• Dopo aver rivelato la lettera inviata al Papa da monsignor Carlo Maria Viganò, ora nunzio a Washington, sugli appalti in Vaticano, [Gianluigi] Nuzzi ha rintracciato «la fonte». In forma anonima, cioè irriconoscibile, con cappello, sciarpa e occhiali e la voce alterata, come si fa per i «pentiti», il Corvo (che non si sente tale) spiega di «lavorare in Vaticano da vent’anni» e di essere attualmente in forza «alla Segreteria di Stato» e si autoaccusa di essere stato la causa di almeno una delle «perdite» di documenti della «Vaticanleaks». Anche se rivela di non essere affatto solo: un’altra «ventina» di «corvi», assicura, hanno agito come lui. (Maria Antonietta Calabrò, Corriere della sera, 22 febbraio 2012, p. 31) • La vicenda dei «Vatican leaks» si sta così allargando, scuotendo l’intero vertice della Santa Sede, con colpi feroci tra fazioni di cardinali, mentre il Papa assiste e si prepara a compiere, da qui a pochi mesi, passi decisivi. (Marco Ansaldo, Repubblica, 26 maggio 2012, p. 1, Prima pagina) • le dimissioni sarebbero state possibili solo «in un momento di serenità» per la Chiesa, fuori da situazioni di difficoltà. Una decisione, quindi possibile oggi per Benedetto XVI, una volta attraversata la bufera dello scandalo della pedofilia e del Vaticanleaks. (Roberto Monteforte, Unità, 12 febbraio 2013, p. 2, Le dimissioni di Benedetto XVI).
- Espressione inglese composta dal nome proprio Vatican e dal s. leak ‘fuga di notizie’.