Vaticano 309, Pittore del
Ceramografo attico a figure nere. Deriva il proprio nome dall'anfora del Vaticano 309, decorata su un lato con una scena di combattimento e sull'altra con animali. Il pittore è, assieme al Pittore di Louvre F 6, un compagno di Lydos, del quale ha talmente assimilato il disegno delle figure di animali, da non poterle distingnere da quelle del maestro. Il suo stile si riconosce, differenziandosi da quello degli altri due pittori, soltanto nel disegno delle figure umane. Queste, poi, generalmente, si riducono ad una singola figura tra animali ed una protome barbata sul collo del vaso. Gli sono attribuiti 25 vasi, in prevalenza hydrìai e anfore. La sua attività è da porre a cavallo tra il secondo ed il terzo venticinquennio del VI sec. a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, pp. 120-123.