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VAUGELAS, Claude-Favre, signore di

di Salvatore Battaglia - Enciclopedia Italiana (1937)
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VAUGELAS, Claude-Favre, signore di

Salvatore Battaglia

Grammatico francese, nato a Meximieux, nella Bresse, il 6 gennaio 1595, morto a Parigi nel febbraio del 1650. Visse dapprima con la pensione che gli spettava in eredità del padre Antoine-Favre e quindi si trasferì a Parigi; fu tra i primi membri dell'Académie Française; negli ultimi anni della sua vita fu precettore dei principi di Carignano.

V. lavorò a lungo al problema della struttura del francese; dal punto di vista lessicale, grammaticale, sintattico, fonetico. Nel 1647 apparve a Parigi la sua unica opera: Remarques sur la langue françoise, che segna nella storia della lingua francese una data importantissima. Il V. muove dall'esperienza diretta, dall'uso vivo, che è per lui il solo maestro della lingua; così nelle sue pagine non intende fissare e imporre norme precise, regole inderogabili, ma soltanto vuole presentare alcune sue osservazioni, alcuni rilievi fatti da testimonio "che guarda e ascolta". Ciò che lo preoccupa al sommo grado è l'uniformità nella pronunzia, e soprattutto nel vocabolario, e perciò anche a lui s'impone la ricerca d'una norma, d'un criterio livellatore e discriminatore: l'uso è infatti colto non certo in seno alle classi popolari, ma presso la "corte", un centro cioè eletto, colto, nazionale, nel quale egli ritrova il grande "magazzino del parlare"; ma accanto a quest'ambiente instabile e non sempre uniforme, il V. postula l'autorità degli scrittori "buoni", quelli che per virtù d'arte e di pensiero hanno il potere di decidere e dànno un fortissimo contributo a stabilire l'uso stesso; ma il V. si riferisce soprattutto agli scrittori del suo tempo o dell'epoca più recente, poiché è nemico dichiarato di ogni arcaismo, anche se per l'antichità nutre rispetto da storico. Egli sa, del resto, che nessun individuo può opporsi in fatto di lingua alla corrente travolgente dell'opinione comune, e sa ancora che un errore comune e generale diventa la regola di tutti. A parte il carattere frammentario e non sempre coerente di tutta l'opera, V. ebbe vivissimo il senso sociale, attuale, operoso e dinamico della lingua, anche se qualche volta l'osservazione stessa lo tradisce e non sempre l'uso lo trova attento e seguace. La fortuna della sua opera fu larghissima: non solo per le vivaci polemiche che suscitò, ma soprattutto per i consensi che raccolse: la lingua francese ebbe in lui il suo primo grande codificatore, e a lui si rifecero gli stessi poeti, a cominciare dal Corneille.

Il V. aveva anche lavorato a una traduzione di Quinto Curcio, nella quale pensava di applicare le regole linguistiche che andava fermando nella sua grammatica (postuma, 1653).

Bibl.: Remarques, ediz. facsimile, Parigi 1934, con intr., bibl. e indice di J. Streicher. Cfr. anche F. Brunot, nella letteratura di Petit de Julleville, IV (5ª ed., 1924), pp. 706-771.

Vedi anche
Godeau, Antoine Godeau ‹ġodó›, Antoine. - Scrittore francese (Dreux 1605 - Vence 1672); frequentò l'Hôtel de Rambouillet, scrivendo numerose poesie amorose. Fu tra i fondatori dell'Académie Française; quindi, ordinato prete, divenne con la protezione di Richelieu vescovo di Grasse (1636), poi di Grasse e di Vence (1639). ... Desmarets de Saint-Sorlin, Jean Desmarets de Saint-Sorlin ‹... d sẽsorlẽ´›, Jean. - Scrittore francese (Parigi 1595 - ivi 1676). Per la protezione di Richelieu, ricoprì cariche importanti, e fece parte dell'Académie Française fin dalla sua prima costituzione (1634). Molto dotto, anche in greco e latino, coltivava con gusto la musica, ... Chapelain, Jean Chapelain ‹šaplẽ´›, Jean. - Scrittore (Parigi 1595 - ivi 1674). Critico al suo tempo autorevolissimo, scrisse un'importante prefazione alla prima ediz. dell'Adone del Marino (1623) e redasse i Sentiments de l'Académie sur le Cid (1638). Il suo poema epico La Pucelle deluse tutte le aspettative all'apparire ... Catherine de Vivonne marchesa di Rambouillet Rambouillet ‹rãbui̯è›, Catherine de Vivonne marchesa di. - Gentildonna francese (Roma 1588 - Parigi 1665), figlia di Jean de Vivonne, ambasciatore di Francia, e di Giulia Savelli; sposò (1600) Charles d'Angennes, poi marchese di Rambouillet. Dama di grande eleganza e di gusto raffinato nelle arti, promosse ...
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  • Vaugelas, Claude Favre de
    Enciclopedia on line
    Grammatico (Meximieu, Ain, 1595 - Parigi 1650), figlio di A. Favre. Si trasferì dalla Savoia a Parigi, dove acquistò fama come grammatico, e fu tra i primi membri dell'Académie française. L'unica sua opera, Remarques sur la langue française (1647), è la prima codificazione della lingua francese. V. ...
Vocabolario
signóre
signore signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. In passato, con accezione generica (come...
clàudio
clàudio agg. [dal lat. Claudius]. – Appartenente o relativo alla gente romana dei Claudî (collettivamente gente Claudia, lat. gens Claudia), o in partic. all’imperatore Claudio (10 a. C 54 d. C.): leggi c., leggi dell’imperatore Claudio,...
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