Vegezio Renato, Publio Flavio
Scarse sono le notizie sull’autore dell’Epitoma rei militaris (da qui in poi Erm). Ignota è la nazionalità; probabilmente la sua vita si svolse tra la fine del 4° sec. d.C. e i primi decenni del 5°, estremi entro i quali va dunque collocata la composizione del trattato polemologico (più esattamente dopo il 383 d.C., anno della morte dell’imperatore Graziano, citato come divus nell’opera, e prima del 450, data attribuita nei mss. più antichi a una delle prime recensioni del testo). Discordi sono le opinioni circa l’appartenenza di V. all’esercito o meno; in quanto vir illustris è probabile che non ne facesse parte, e inoltre manca nell’Erm qualsiasi accenno agli aspetti quotidiani e concreti della vita militare. A V. è attribuito anche un trattato di veterinaria, i libri Digestorum artis mulomedicinae.
L’Erm è in quattro libri, che trattano rispettivamente del reclutamento e dell’addestramento dei soldati (libro I, in 28 capitoli), della struttura della legione secondo l’antiqua consuetudo (libro II, in 25 capitoli), della strategia militare terrestre (libro III, in 26 capitoli), delle macchine belliche e dell’assedio delle città e, infine, delle battaglie navali (libro IV, in 46 capitoli). V. si rifà a varie fonti, tra cui gli Stratagemata di Frontino. L’Erm fu dedicata a un imperatore, che i più identificano in Teodosio I il Grande, riportandola quindi all’epoca del suo regno (383-92 d.C.).
L’Erm conobbe una notevole fortuna dal Medioevo al Cinquecento, con un’ampia trasmissione manoscritta e un alto numero di edizioni a stampa e volgarizzamenti, in italiano (opera di Bono Giamboni, rimasto manoscritto fino all’Ottocento), spagnolo, francese e tedesco. Di particolare interesse, perché probabile tramite testuale per M., è la presenza nell’antologia di Veteres de re militari scriptores, edita a partire dal 1487 con una prefazione di Filippo Beroaldo il Vecchio, dove l’Erm si legge accanto agli Stratagemata di Frontino, al trattato bellico di Eliano Tattico (la traduzione latina del suo De instruendis aciebus) e al Libellus de vocabulis rei militaris di un Modesto.
V. non è mai citato esplicitamente nelle opere di M., ma è sicuramente una fonte essenziale per l’Arte della guerra (da qui in poi Adg), come mostrò per primo Laurence Arthur Burd (1896); peraltro, l’Erm non sembra essere stata utilizzata in nessun’altra opera machiavelliana. Va sottolineato che, rispetto ad altre fonti, pure presenti nell’Adg (Livio, Polibio, Cesare), l’Erm, insieme all’opera di Frontino, costituisce il serbatoio principale a cui M. attinse. Esiste anche una corrispondenza strutturale fra l’opera di quest’ultimo e quella di V.: il primo libro dell’Erm tratta de dilectu [...] atque exercitatione tironum («della scelta e dell’addestramento delle reclute»), così come il primo dell’Adg, laddove si parla appunto del «deletto» dei fanti, e l’inizio del secondo libro, sulle esercitazioni; i temi del secondo libro di V. si ritrovano nel terzo dell’Adg, mentre nel quarto, quinto e settimo libro dell’Adg sono distribuiti gli argomenti del terzo dell’Erm; infine, le macchine descritte nel quarto libro di V. sono riportate nel settimo dell’Adg.
Accanto a riprese puntuali dell’Erm, con vere e proprie traduzioni (è il caso delle «regole generali» di Adg VII 154-80, parafrasi letterale delle regulae bellorum generales dell’Erm III xxvi 1-38), ci sono vari punti in cui l’opera di V. viene riassunta, interpretata, attualizzata, quando non tendenziosamente alterata o fraintesa. Un esempio di attualizzazione è in un passo relativo al reclutamento (Adg I 121-26, corrispondente a Erm I ii 3-5), laddove, pur citandolo, si abbandona il criterio di selezione geografica, praticabile ovviamente solo in un impero di dimensioni continentali. In Adg V 104, invece, M. trasforma il donativum straordinario decurtato della metà di cui si legge in Erm II xx in una trattenuta fissa di solo un terzo del «soldo», un adattamento derivato con certezza dal fraintendimento della fonte.
Bibliografia: L.A. Burd, Le fonti letterarie di Machiavelli nell’Arte della guerra, «Atti della R. Accademia dei Lincei. Classe di scienze morali, storiche e filologiche», V s., 1896, 4, pp. 187-261; M. Formisano, Strategie da manuale. L’arte della guerra, Vegezio e Machiavelli, «Quaderni di storia», 2002, 55, pp. 99-127.