veglia
Stato di attivazione cerebrale che si accompagna a una condizione di consapevolezza di sé stessi e dell’ambiente circostante. La v. è l’espressione di meccanismi complessi in cui intervengono strutture poste a diversi livelli del sistema nervoso centrale e dotate di proprietà antagonistiche attivanti (risveglianti) e deattivanti (➔ sonno). Il cervello interviene nella regolazione del ritmo sonno/v. attraverso circuiti integrati molto estesi, che comprendono gruppi di neuroni del bulbo, del ponte, della formazione reticolare del mesencefalo, dell’ipotalamo, della porzione limbica del talamo e della corteccia. I neurotrasmettitori coinvolti nell’attivazione dello stato di v. sono la noradrenalina, l’acetilcolina, la serotonina (nuclei del bulbo, del ponte e del mesencefalo), l’istamina (ipotalamo) e il glutammato (corteccia). Dal punto di vista elettroencefalografico, la transizione dalla v. al sonno avviene gradualmente, con diffusione anteriore e successiva frammentazione e scomparsa del ritmo α (a 8÷13 Hz), che viene sostituito da onde più lente (a 4÷7 Hz), dette onde ϑ, di basso voltaggio (fase I del sonno non-REM, o fase di assopimento). Il nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo, formato da un piccolo aggregato di neuroni dotati di autoritmicità, regola l’alternarsi del sonno e della v. nelle 24 ore.