VENDÔME (A. T., 32-33-34)
Città della Francia nel dipartimento del Loir-et-Cher, situata 32 km. a NO. di Blois all'estremità sud-occidentale della vasta pianura della Beance. Il centro, di antichissima origine, si stende ai piedi di una modesta altura, sulla quale si innalzano le rovine del castello dei conti di Vendôme (sec. XI), sul Loir che qui si divide in più bracci sorpassati da varî ponti che allacciano la parte antica ai nuovi quartieri sviluppatisi specialmente verso NE. L'importanza di questa pittoresca cittadina, che contava 7383 abitanti nell'anno 1926, deriva soprattutto dai monumenti, dall'aspetto ancora medievale di molte sue strade, dalla storia.
Mercato agricolo, cui affluiscono i prodotti del fertile Val de Loir, ha un attivo commercio in primizie, vini e cereali. Le poche industrie riguardano la concia e la lavorazione del cuoio, e la fabbricazione di formaggi.
È dominata dall'imponente massa del castello, oggi in rovina, fondato nel 1034, rimaneggiato nel sec. XIV e nel XVIII. La chiesa della Trinità conserva della primitiva costruzione benedettina (sec. XI) le sole fondamenta. Preceduta da un magnifico campanile della metà del sec. XII, la chiesa attuale, costruita in varî periodi, presenta tutti gli stili dell'arte gotica e in modo particolare il gotico fiorito, dal sec. XIII al XV, ma con armonia nell'insieme. La facciata, elevata tra il 1422 e il 1439, nonostante importanti restauri è un perfetto esemplare di architettura e di decorazioni gotiche fiorite.
Quasi tutti gli edifici dell'abbazia furono distrutti durante la rivoluzione, restando soltanto una parte del chiostro (secoli XIV e XV) e una graziosa casa abbaziale. Tra gli altri edifici della città vanno citati la torre di S. Martino, unico avanzo di una chiesa del sec. XIII, la chiesa della Maddalena, costruita nel 1474 con una guglia gotica, il collegio degli oratoriani, trasformato in liceo, la cui cappella fu ricostruita nel 1452 in stile gotico fiorito, il Palazzo comunale sistemato in un'antica porta della città, la porta S. Giorgio, e qualche bella abitazione del Rinascimento, particolarmente il palazzo del Governatore.
Nel museo, collezioni di storia naturale e di archeologia e una sala di pittura e di ceramica. Nella biblioteca, una magnifica collezione di disegni di Vendôme e della sua regione.
Bibl.: De Pètigny e G. Launay, Histoire archéologique du Vendômois, Vendôme 1849; De Saliès, Le château de Vendôme, Vendôme 1875; G. Launay, Répertoire archéologique de l'arrondissement de Vendôme, ivi 1889; F. Lesueur, Les influences angevines sur les églises gothiques du Blésois et du Vendômois, in Congrès archéol. d'Angers, 1910 (Parigi 1911); Abbé Plat, L'église primitive de Vendôme, in Bull. archéol., 1922; R. de Lasteyrie, L'architecture religieuse en France à l'époque gothique, Parigi 1927; De Martonne, L'église St-Martin de Vendôme, s. l. e a.