Erofeev, Venedikt Vasil´evič
Scrittore russo, nato a Zapoljarnyj, nell'oblast´ di Murmansk, il 26 ottobre 1938, morto a Mosca l'11 maggio 1990. All'età di 17 anni si trasferì a Mosca dove si iscrisse alla facoltà di Lettere dell'università statale. Espulso dopo breve tempo per inadempienza agli obblighi militari, E. svolse lavori saltuari in diverse città della Russia e delle repubbliche sovietiche, come muratore, fuochista, guardiano, e altre modeste mansioni, fino a trovare un'occupazione più duratura nella compagnia telefonica nazionale come addetto alla posa dei cavi. Dedito all'alcool, perse l'impiego e visse a lungo a Mosca, del tutto emarginato, privo di documenti e senza fissa dimora.
Iniziò l'attività letteraria nel 1956 con alcuni scritti: Zametki psichopata (1956-58, Appunti di uno psicopatico), Blagovestvovanie (1962, La buona novella) e articoli - mai pubblicati - su letterati e personaggi storici norvegesi. Nel 1970 scrisse la sua opera maggiore, il romanzo Moskva-Petuški (trad. it. Mosca sulla Vodka, 1977) che circolò in dattiloscritto nei circuiti non ufficiali della cultura moscovita, raggiungendo ben presto una grande popolarità. Pubblicato per la prima volta in Israele nel 1973, in Russia il romanzo uscì, anche se in forma non integrale, solo nel 1988-89 nella rivista Trezvost´ i kul´tura (Sobrietà e cultura).
Moskva-Petuški è l'incerto viaggio di un ubriacone, Venedikt, attraverso la periferia e i sobborghi di Mosca verso la sua meta - Petuški - un piccolo centro non lontano dalla metropoli. Scandito da solenni ubriacature e incontri con occasionali compagni di bevuta, il viaggio di Venedikt si trasforma gradualmente da irridente dissacrazione della realtà sovietica in intensa esperienza esistenziale, quasi un cammino di espiazione, segnato da cadute e sussulti dell'anima del protagonista. È un romanzo dall'intima vena autobiografica, carico di intenso lirismo, in cui emergono a tratti aperti riferimenti ai Vangeli, a tratti consonanze e punti di contatto con i romanzi di Dostoevskij e di Bulgakov.
Negli anni successivi, dopo la stesura di Vasilij Rozanov glazami eksc´entrika (1973, Vasilij Rozanov visto da un eccentrico), appassionata e libera riflessione sull'opera dello scrittore V. Rozanov, e altri brevi scritti letterari, E. compose la tragedia in cinque atti Val´purgieva noč´ (1985, La notte di Valpurga), ambientata in un ospedale psichiatrico, in cui si accentuano i toni di cupo pessimismo e il senso tragico dell'esistenza umana. La tragedia è pubblicata, insieme al romanzo, agli scritti letterari e a parte dei taccuini d'appunti, nella raccolta Ostav´te moju dušu v pokoe (1995, Lasciate in pace la mia anima).
bibliografia
I.A. Paperno, B.M. Gasparov, Vstan´ i idi (Alzati e cammina), in Slavica Hierosolymitana, 1981, pp. 387-400.
M. Colucci, Il diavolo e l'acqua santa, in Belfagor, 1983, 3, pp. 265-80.
M. Epštein, Posle Karnavala, ili večnyj Venička (Dopo il carnevale, ovvero l'eterno Venedikt), in Zolotoj vek (Il secolo d'oro), 1993, 4, pp. 84-92.
I. Avdiev, Biografija v citatach (Biografia in citazioni), in Novoe literaturnoe obozrenie (Nuova rivista letteraria), 1996, 18, pp. 150-60.
Venedikt Erofeev. Bibliografičeskij spisok proizvedenija pisatelja i rabot o nem (Venedikt Erofeev. Indice bibliografico delle opere dello scrittore e degli studi a lui dedicati), in Novoe literaturnoe obozrenie (Nuova rivista letteraria), 1996, 18, pp. 199-209.