VENEZIA (XXXV, p. 48; App. I, p. 1120)
La netta separazione tra il nucleo abitato, posto in mezzo alla laguna, e i suoi sobborghi industriali, ha preservato Venezia dai bombardamenti aerei e dalle distruzioni di guerra, che hanno invece colpito Marghera e Mestre (in quanto nodo ferroviario). In sviluppo è il nuovo quartiere, sorto nell'isola di S. Elena, dove sono stati costruiti il Collegio navale (1937) e il Campo sportivo. Al 31 dicembre 1947 la popolazione del comune contava 303.287 ab. Il movimento portuale ha avuto durante gli anni di guerra una forte deflessione continuata fino al 1946. Il numero delle navi in arrivo e in partenza era complessivamente di 12.441 nel 1938 e di 12.167 nel 1939; nel 1946 questa cifra si era ridotta a 3050. In particolare, il movimento delle merci era diminuito tra il 1938 e il 1946 da 4.368.000 a 730.000 t. e quello dei passeggeri da 113.000 a meno di 1000 unità. Durante il 1947 si è delineata una ripresa: le navi in arrivo o partenza sono state 5497 con 3.685.000 t. di merci e circa 2000 passeggeri.