VENEZIAN
. Famiglia di patrioti triestini. Giacomo, laureatosi in legge a Pisa, partecipò alla difesa di Roma nel 1849. Ferito mortalmente il 22 giugno nell'attacco contro Villa Barberini, morì la mattina del 2 luglio.
Felice (Trieste 13 agosto 1851-ivi 11 settembre 1908) pronipote del precedente, avvocato, capo del partito nazionale triestino, vicepresidente del Consiglio comunale di Trieste, fu, durante un trentennio, l'iniziatore e il capo riconosciuto dell'irredentismo triestino, anima della resistenza di Trieste alla coalizione slava, austriaca e socialista. Promosse la fondazione di scuole, d'istituti di cultura e d'arte, opere di rinascita sociale e politica.
Giacomo, cugino del precedente, nacque a Trieste nel 1861. Svolse attività irredentista fino da fanciullo e a 17 anni diresse un giornale, il Martello. Arrestato, processato e liberato dopo 9 mesi di carcere, lottò per ottenere la cittadinanza italiana e prestò servizio nell'esercito italiano congedandosi come sottotenente di complemento. Laureatosi in giurisprudenza a Bologna, percorse rapidamente la carriera universitaria: prima come professore incaricato a Camerino, quindi come titolare di diritto civile a Messina (1895) e infine a Bologna (1900). Pubblicò scritti fondamentali su L'usufrutto, l'uso e l'abitazione, su la Causa dei contratti e diede importanti contributi ai problemi inerenti al credito agrario, agli usi civici, alla colonizzazione, alla proprietà fondiaria. Animato da una profonda passione politica, pur senza svolgere un'attività concreta, partecipò alla fondazione della "Dante Alighieri". Nel 1911 si iscrisse all'Associazione nazionalista e fu consigliere della minoranza costituzionale nel consiglio comunale di Bologna. Scoppiata la guerra si fece richiamare in servizio attivo e partì col grado di capitano. Promosso maggiore, e ferito leggermente, volle tornare in prima linea. Durante un attacco sul Carso fu ucciso il 20 novembre 1915. Alla sua memoria fu conferita la medaglia d'argento al valor militare.
Bibl.: Su Giacomo senior, v.: E. Loevinson, L'iscrizione sulla tomba di G. Venezian, in Rassegna storica del Risorgimento, xv (1928), pp. 702-704; F. Salata, G. V. e l'Assedio di Roma del Guerrazzi, in La Porta Orientale, Trieste, gennaio 1931. Su Felice, v.: G. F. Guerrazzi, Ricordi di irredentismo, Bologna s. a., p. 240 segg.; rivista mensile della città di Trieste, settembre 1933. - Sul 2° Giacomo, v.: P. S. Leicht, in Annuario Università di Bologna, 1925-26; A. Ascoli, G. V., discorso, Milano 1916; A. Polacco, Opere minori, II, i, Modena; F. Ercole, in Pensatori e uomini d'azione, Milano 1935, pp. 420-34.