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VENI CREATOR SPIRITUS

di Giuseppe DE LUCA - Giulio Cesare PARIBENI - Enciclopedia Italiana (1937)
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VENI CREATOR SPIRITUS

Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI

. Inno che fa parte della liturgia della Pentecoste ed è in uso anche in tutte le orazioni, sia ufficiali e sia private, rivolte allo Spirito Santo.

Il Veni Creator non è di Sant'Ambrogio, sebbene il santo vi sia imitato; nemmeno è di S. Gregorio Magno, come s'è anche detto, non avendosene prova alcuna. I più antichi manoscritti che se ne conoscono non sono anteriori al sec. X, e perciò la sua data non può essere anteriore alla seconda metà o alla fine del sec. IX. Non può, dunque, ritenersene autore, come anche s'è detto già dal 1200, Carlomagno. Più probabile è la paternità di Rabano Mauro (morto nell'856), ma non si può stabilire con certezza. Il Wilmart, che per ultimo ha studiato il problema, lo ritiene "opera d'un poeta sconosciuto che fioriva sul tramonto del secolo nono", e, quindi, della rinascenza carolingia. Il Veni Creator, nella liturgia latina oggi in uso, ha subito alcune modificazioni metriche, come altri inni, e non riproduce la tradizione manoscritta.

La musica tradizionale di questo inno appartiene a quel tipo di canto, che i teorici del gregoriano chiamano concentus e, come avviene nella poesia strofica cristiana, è uguale per tutte le strofe. La melodia è del quarto tono autentico, e siccome abbraccia l'ambitus di una sesta, è di modo imperfetto. La sua andatura ha un carattere solenne, ma ardente, come dimostra la linea ascendente delle prime tre frasi; mentre la quarta frase conclude con una reverente discesa verso la nota tonale. Vi è aggiunta una breve frase per l'Amen.

Bibl.: A. Wilmart, Aueurs spirituels et textes dévots du Moyen Âge latin, Parigi 1932.

Vedi anche
canonizzazione Nella Chiesa cattolica, la sentenza definitiva con cui il papa, con atto che coinvolge la sua infallibilità, stabilisce che un beato venga iscritto nel catalogo dei santi e che la sua memoria si possa celebrare nella Chiesa universale. Normalmente è preceduta dalla beatificazione (➔), atto che permette ... corale Canto liturgico della chiesa luterana, per coro, condotto in forme diverse a seconda degli ambienti e dei testi. I corale furono introdotti da M. Lutero e J. Walther su testi tedeschi derivati generalmente dalle Sacre Scritture ed elaborati in musica (dapprima monodico-omofonica poi omoritmico-polifonica), ... Gonzalo de Berceo Berceo ‹bertℎéo›, Gonzalo de. - Poeta spagnolo (n. Berceo, Calahorra, 1198 ? - m. dopo il 1264), chierico presso il monastero benedettino di San Millán de la Cogolla. Scrisse tre vite di santi (Santo Domingo de Silos, San Millán de la Cogolla, Santa Oria), tre opere dedicate alla Vergine (Loores de Nuestra ... Gregorio Allégri Allégri, Gregorio. - Musicista (Roma 1584 circa - ivi 1652), fratello di Domenico. Studiò con G.B. Nanino a S. Luigi dei Francesi; dal 1629 in poi fu cantore (dal 1650 direttore interinale) alla Sistina. Compose numerosissimi lavori chiesastici (Improperia, Lamentazioni, Mottetti) di chiara e fervida ...
Vocabolario
veni, vidi, vici
veni, vidi, vici (lat. «venni, vidi, vinsi»). – Parole con le quali, secondo quanto riferiscono Plutarco (Caes. 50, 6) e altri scrittori, Giulio Cesare avrebbe annunciato la fulminea vittoria riportata su Farnace il 2 agosto del 47 a. C....
spiritus ubi vult spirat
spiritus ubi vult spirat (lat. «il vento soffia dove vuole»). – Frase del Vangelo di s. Giovanni (3, 8), in un passo nel quale l’evangelista afferma che chiunque è nato dallo spirito e non dalla carne è come il vento, di cui si ode la voce...
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