VITONI, Ventura
Intagliatore in legno e architetio pistoiese, nato il 20 agosto 1442, morto nel 1522. Iniziò la sua carriera artistica come semplice falegname per diventare maestro di tarsie e infine elevarsi ad architetto, svolgendo la sua attività in Pistoia. Tra gli anni 1473 e 1486 attese ai lavori del convento di S. Giovanni, nel 1484 ha inizio la sua opera alla Madonna delle Grazie o del Letto, notevole per l'eleganza della cupola sorretta da un ordine di svelte colonne; tra il 1487 e il 1516 si occupò della costruzione della chiesa di S. Giovanni Battista dove risolse felicemente il problema della luce praticando sedici aperture centinate nel tamburo, che dànno un senso di leggerezza a tutto il solido organismo. Più semplice, sebbene ideata col medesimo criterio architettonico, si presenta S. Chiara (1488-1499), e motivi della Madonna delle Grazie si ripetono nell'oratorio del Crocifisso finito nel 1498. Ma il suo capolavoro è la Madonna dell'Umiltà, nella quale le belle tradizioni brunelleschiane rifioriscono con innovazioni felici nel concepimento del grandioso tempio ottagonale e nell'atrio (1494-95) dove l'armonia delle linee e la solidità delle masse riposano l'occhio. L'ottagono sviluppato fino al secondo piano tra il 1506 e il 1519 con i pilastri in pietra scannellati e le finestre bifore doppie, degradanti in ampiezza dal basso verso l'alto presenta un insieme equilibrato e maestoso.
Bibl.: H. Geymüller-C. Stegmann, Die Architektur der Renaissance in Toscana, Monaco 1889-92; L. Bargiacchi, Tempio e opera della Madonna dell'Umiltà di Pistoia, Pistoia 1890; G. Beani, S. Maria dell'Umiltà, ivi 1890; G. Milanesi, Nuovi documenti per la storia dell'arte toscana, Firenze 1901, pag. 173 segg.; P. Bacci, Documenti toscani per la storia dell'arte, II, Pisa 1912, p. 137; L. Dami, V. V., in Bull. stor. pistoiese, XVI (1914), pp. 1-40.