CARRANZA, Venustiano
Uomo politico messicano, nato il 29 dicembre 1859 a Cuatro Ciénegas (Coahuila), morto il 21 maggio 1920 a Tlaxcalaltongo (Puebla). Senatore, poi governatore dello stato di Coahuila, nel 1913 si mise alla testa della rivolta contro il presidente Huerta. Un incidente sorto tra il Messico e gli Stati Uniti, che portò alla rottura delle relazioni diplomatiche fra i due stati, avendo scosso ancor più la posizione di Huerta, questi nel luglio 1914 fu costretto a ritirarsi, e allora il C., profittando della debolezza del successore di lui, Francisco Carbajal, occupò la capitale. Cacciatone dai seguaci di Villa, si rafforzò a Vera Cruz, nel frattempo evacuata dagli Stati Uniti, e il 16 agosto 1914 fu eletto presidente. Come tale fu riconosciuto di fatto da molti stati. Quando gli Stati Uniti, per vendicare alcuni loro cittadini uccisi dai seguaci del pretendente Villa, rimasto ancora in armi, fecero una spedizione punitiva, il C., che prima l'aveva favorita, non esitò a mettersi contro di essi. Durante la guerra mondiale, proclamò la neutralità del suo paese. Nel 1917 fu rieletto presidente, ma la rivolta interna, non mai spenta, fu alimentata da altri incidenti con gli Stati Uniti, sicché la sua posizione si rese difficilissima. Durante la nuova campagna presidenziale, energicamente condotta dal suo oppositore, ìl generale Obregón, il C. fu costretto a lasciare la capitale; e mentre si dirigeva a Vera Cruz fu assassinato.