veracemente
Solo in prosa e in un esempio del Fiore. Nella maggior parte dei casi ha funzione rafforzativa e asseverativa in quanto conferma che ciò che viene detto è conforme a verità, che un fatto è realmente accaduto o che una persona ha le qualità che le vengono attribuite: Fiore LXXXI 10 Veracemente ciò è veritade; Vn XXII 1 di questa vita uscendo, a la gloria etternale se ne gio veracemente; Cv IV II 11 quello ‛ valore ' per lo quale uomo è gentile veracemente; e così II XIV 13.
Acquista accezioni particolari in relazione al verbo che modifica; vale " con certezza " quando è riferito a ‛ sapere ' o ‛ conoscere ': Vn XII 7 con ciò sia cosa che veracemente sia conosciuto per lei... lo tuo secreto...; XLII 2 di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente; assume l'accezione di " in tutta la sua pienezza ", " quale essa realmente è ", in Cv II XII 7 cominciai ad andare là dov'ella [la filosofia ] si dimostrava veracemente, cioè ne le scuole de li religiosi.
In due casi, per avere una piena intelligenza della funzione asseverativa svolta dal vocabolo, è opportuno risolvere in una perifrasi il sintagma di cui fa parte. in Vn II 4 in quello punto dico veracemente che lo spirito de la vita... cominciò a tremare, il sintagma dico veracemente corrisponde all'espressione " dico la verità quando dico che... " . Nel Cap. XXXIII D. narra di aver composto la canzone in due stanze Quantunque volte, sia per esprimere i sentimenti di un suo amico, parente strettissimo di Beatrice, che gli aveva già chiesto una poesia per la morta (ed è questo il sonetto Venite a intender), sia per manifestare il suo proprio dolore, e avverte però che questo duplice intento non risulta evidente dal contesto della lirica, in quanto questa sembra detta da una sola persona. A questa complessa situazione allude l'esempio del § 2 dissi due stantie d'una canzone, l'una per costui veracemente, e l'altra per me, avvegna che paia l'una e l'altra per una persona detta.