VERCORS
Pseudonimo dello scrittore francese Jean Bruller, nato a Parigi il 26 febbraio 1902. Ingegnere elettrotecnico, cominciò a farsi conoscere come disegnatore, con le incisioni Relevés trimestriels (1932-40), già precedute dagli album Vingt et une recettes pratiques de mort violente (1927), Hypothèse sur les amateurs de peinture (1927), Un homme coupé en tranches (1929). Durante la seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza.
Al racconto Le silence de la mer (1942), che apparve clandestinamente, V. deve la sua fama. Nel racconto l'invasione tedesca è veduta come momento di un contrasto fra due civiltà che non riescono ad integrarsi per quanto possano apparire complementari. I romanzi e racconti successivi (La marche à l'Étoile, 1943; Les armes de la nuit, 1946; La puissance du jour, 1951; Les animaux dénaturés, 1952; Les jeux et la lumière; Sur ce rivage: I. Le périple, II. Monsieur Prousthe, 1958-59) confermano da un lato la sua tendenza morale, che è stata avvicinata ad uno stoicismo non privo del sentimento della speranza, dall'altro le qualità stilistiche della sua prosa sobria e chiara. Ha scritto anche diversi saggi da Le sable du temps (1945) e dai ricordi del Portrait d'une amitié et d'autres morts mémorables (1945) a Plus ou moins homme (1949), a Les divagations d'un Français en Chine (1956), descrizioni e impressioni del suo viaggio in Estremo Oriente e a P.P.C. (Pour prendre congé, 1957), sguardo retrospettivo ai dodici anni della sua appartenenza al partito comunista e ai motivi che lo hanno indotto a staccarsene.
Bibl.: Y. Le Hir, L'art et la technique de V., in Lettres modernes, fasc. 4; G. Debenedetti, Le silence de la mer, in La Nuova Europa, II (1945), 4; T. Scharten, in Rivista di letterature moderne, I (1946), i; R. Lalou, in Nouvelles littéraires, 1° nov. 1945; P. Brodin, in Présence contemporaines, Parigi 1954-57; Ch. Moeller, in Littérature du XXe siècle et christianisme, ivi 1953-57.