verificazione
verificazióne [Der. del part. pass. verificatus di verificare (→ verifica)] [LSF] Atto ed effetto del verificare; l'effetto è propr. la verifica, ma questo termine è oggi inteso come sinon. di v., e anzi è preferito a esso. ◆ [FAF] Principio di v., o di verificabilità: principio di carattere epistemologico che, nella versione corrente, asserisce che un enunciato ha significato se e solo se è verificabile e che tale significato coincide con la procedura messa in atto per verificarlo (v. epistemologia: II 435 f). La formulazione di tale principio è dovuta ai filosofi neopositivisti del Circolo di Vienna, che cercarono di fissare un criterio di significatività che distinguesse gli enunciati scientifici (verificabili e quindi dotati di signif.) da quelli non scientifici o metafisici (non verificabili, privi di signif.). A questa impostazione si oppose K.R. Popper che, partendo dalla constatazione del-l'impossibilità di confermare una teoria verificando tutte le sue implicazioni, propose invece un criterio di falsificabilità (←) come caratteristica fondamentale delle asserzioni scientifiche.