vernare
Con il significato di " far primavera " compare in una terzina modulata su sequenze verbali e concettuali attentamente calcolate e resa più calibrata dal frequente ricorso di latinismi: Nel giallo de la rosa sempiterna, / che si digrada e dilata e redole / odor di lode al sol che sempre verna... (Pd XXX 126); il sole è Dio, che " fa fiorire in un'eterna primavera " la candida rosa dei beati. Per il valore del verbo, cfr. anche Ep V 16 viriditate vestra terra vernante.
Il verbo - dal latino ver, " primavera " - è piuttosto frequente nella lingua del tempo per indicare l'atto degli uccelli che, a primavera, cantano (cfr. Rinaldo d'Aquino Ormai quando flore 15-16 " Quando l'aloda intendo / e rusignuol vernare / d'amor lo cor m'afina "); con questo significato, ma in accezione traslata, anche nella variante ‛ sbernare '.