VERVINS (A. T., 32-33-34)
Cittadina della Francia nord-orientale, nel dipartimento dell'Aisne, in posizione dominante la vallata del Chertemps. Nel 1931 contava 2960 abitanti.
Il trattato di Vervins. - Pacificatosi con la Chiesa e coi capi della Lega, Enrico IV meditava di sferrare un attacco decisivo contro Filippo II. Egli aveva potuto dare alla guerra contro la Spagna il carattere di guerra nazionale; tuttavia, la lotta presentava difficoltà, soprattutto a causa della mancanza di danaro da cui egli era angustiato. D'altra parte, Filippo II, dopo la perdita di Amiens, si era convinto che qualunque tentativo d'impadronirsi della Francia era destinato all'insuccesso. In questa situazione riuscì agevole alla Santa Sede, preoccupata della potenza raggiunta dagli stati protestanti mediante la discordia tra Francia e Spagna, di svolgere la sua mediazione tra le due Corone. Nel 1595, il papa aveva inviato a Madrid il Card. Aldobrandini per convincere Filippo II della vanità dei suoi sforzi contro la Francia e perorare la causa della pace. Nel 1598 la mediazione fu ripresa e i negoziati furono cominciati a Vervins. Più volte le trattative si arenarono: al nunzio Alessandro de' Medici spettò il merito di aver contribuito efficacemente al raggiungimento dell'accordo. Il 2 maggio 1598, il trattato fu firmato. Con esso venne in sostanza ristabilita la situazione determinata col trattato di Cateau-Cambrésis (v.). Il re di Francia ricuperava Ardres, Doullens, Calais, Le Bravet, ma accettava le pretese di Filippo II e dei suoi figli alla eredità della Casa di Borgogna, non però per mezzo delle armi, ma con mezzi pacifici: poiché il Parlamento di Parigi non avrebbe mai decretato una tale cessione, si escludeva, così, la possibilità che la Spagna si annettesse la Borgogna. Quindi, in realtà, Filippo II rinunciava alla Borgogna; egli conservava soltanto lo Charolais sotto la sovranità del re di Francia. Gli alleati vennero compresi nel trattato; Carlo Emanuele I acconsentì a restituire alcuni posti della Provenza, che ancora occupava, ma si rifiutò di restituire il marchesato di Saluzzo, che aveva conquistato dieci anni prima. La soluzione della questione fu lasciata all'arbitrio della Santa Sede. L'Inghilterra e l'Olanda rifiutarono la mediazione del re di Francia, perché non avevano interesse di porre termine alla guerra contro Filippo II. Il trattato segnava il fallimento del disegno di Filippo II di sottomettere la Francia sconvolta dalle guerre di religione, mentre dimostra la forza di resistenza della Francia di fronte alla Spagna. Ma i motivi che indussero Enrico IV a sospendere la lotta contro Filippo II, mettevano in dubbio il valore del trattato di Vervins: in fondo, più che una duratura pace, esso fu soltanto una tregua nel duello tra Francia e Asburgo.
Bibl.: Lavisse, Histoire de France, Parigi 1902, VI, i, p. 409, segg.