ALBERICO, vescovo di Ostia
Nacque nel territorio di Beauvais e si fece monaco cluniacense. Fu sotto-priore di Cluny, poi nel 1130-31 abate di Vézelay; nel 1135 assistette al concilio di Pisa tenuto da Innocenzo II contro l'antipapa Anacleto II. Pietro il Venerabile, abate di Cluny, non permise che egli fosse creato vescovo di Langres; ma Innocenzo II gli diede il vescovado di Ostia, e l'inviò legato in Inghilterra per mettere pace fra Stefano di Blois e Davide I re di Scozia. Alberico riuscì ad ottenere un armistizio e poi la pace; a Westminster presiedette ad un concilio dove Tibaldo, abate di Bec, fu eletto arcivescovo di Canterbury (13 dicembre 1138); dopo ciò, con alcuni vescovi inglesi si mise in viaggio per partecipare al secondo concilio lateranense del 1139. Quindi fu inviato a Bari per ottenere da essa l'ubbidienza a Ruggero II; e poi ad Antiochia per porre termine alle discordie fra Raul, patriarca latino, e alcuni canonici. Il 30 novembre 1139 fu tenuto un concilio; Raul non si presentò, fu deposto e imprigionato; e con lui Serlo, vescovo di Apamea. Il martedì di Pasqua 1140 Alberico presiedeva a Gerusalemme ad un concilio, cui parteciparono il patriarca e il catholicos d'Armenia. Nel 1145 era in Francia per combattere contro gli eretici; vi ritornò nel 1146 con papa Eugenio III; morì a Verdun nel 1148. Rimane di lui qualche lettera della corrispondenza con S. Bernardo.
Bibl.: J. Mabillon, Annales Ord. S. Bened., VI, Parigi 1739, p. 304 seg.; K. J. v. Hefele e H. Leclercq, Hist. des Conciles, V, Parigi 1912, pp. 719, 745, 817.