vetoplayer
(veto-player, veto player), s. m. e f. Chi ha l’abilità politica di paralizzare ogni scelta, esercitando il diritto di veto.
• Bisogna insegnare ai giovani la strada della ricerca del nuovo. Compito arduo in un paese di veto-players in cui, appena si vuole cambiare qualcosa attraverso una riforma, tutti sono pronti ad alzare gli scudi e il paese resta fermo. (Giorgia Cardini, Adige, 6 ottobre 2009, p. 52, Commenti) • E in un sistema ad altissima inflazione legislativa, dove i controlli sono più formali che sostanziali e le leggi sono scritte male risultando spesso incomprensibili, la tendenza alla paralisi decisionale e alla pratica dei rinvii costituisce la vera prassi ordinaria. In un labirinto di opacità dove s’accentua il peso abnorme dei vetoplayer: ad esempio, per restare al tema normativo, basta guardare al crescente contenzioso tra stato e regioni. (Guido Gentili, Sole 24 Ore, 2 febbraio 2010, p. 14, Commenti) • la virtù sta nel mezzo, come insegnò Aristotele. Precisamente a questo serve ogni Costituzione: a distribuire i ruoli di potere, senza conferire mai a nessuno un eccesso di potere. Gli eccessi, a loro volta, s’alimentano quando il sistema è frastagliato, quando arma i veto players nelle cittadelle regionali o nelle più sparute pattuglie di parlamentari ‒ e noi italiani ne sappiamo qualcosa. Tuttavia può ben essere eccessiva pure la stabilità dei governanti, pure la semplificazione della catena di comando, vanto e spada di ogni dittatore. Da qui lo snodo delle garanzie, dei contropoteri. (Michele Ainis, Corriere della sera, 9 agosto 2014, p. 1, Prima pagina).
- Espressione inglese composta dai s. veto e player ‘giocatore’; titolo del libro di George Tsebelis, Veto Players. How Political Institutions Work, Princeton 2002.
- Già attestato nel Foglio dell’11 dicembre 2007, p. 2 (Antonio Polito), nella variante grafica veto-player.