vetta
Con un valore vicino a quello del latino vitta, " nastro per legare i capelli ", nella lingua del tempo significò " benda ". In Rime XCIII 9 Ma s'ella è donna che porti anco vetta / ... ella verrà a farti gran disdetta, l'espressione, affine a quella usata per Gentucca, in Pg XXIV 43 Femmina è nata, e non porta ancor benda, è oscura in quanto le bende erano portate solo da donne maritate e, una volta assunte, non si abbandonavano più neppure se la donna fosse rimasta vedova (cfr. Pg VIII 74). Il testo richiederebbe quindi che la donna fosse maritata, il che per altro contrasta con la definizione di " leggiadra giovinetta " che di lei si dà nel sonetto di proposta (Rime XCII 13). E si vedano, per la questione e per la documentazione sull'uso di portare le v., Barbi-Pernicone e Contini.