VETTOVAGLIAMENTO
Si usa con questa parola indicare il complesso dei magazzini, dei trasporti e dei centri di distribuzione che hanno la funzionme di assicurare i viveri alle truppe e i foraggi ai quadrupedi, in pace e in guerra. Si comprende, a prima vista, che il vettovagliamento in tempo di pace - sia per la relativa esiguità delle forze, sia per la loro ripartizione su tutto il territorio del paese, sia infine per le larghe possibilìtà che sono offerte dalla produzione e dal commercio per il rifomimento viveri della cittadinanza - non incontra alcuna difficoltà, riducendosi alla stipulazione, da partc degli enti amministratori competenti, di contratti di forniture il meno possibile onerosi per il pubblico erario.
Nella vicenda storica dei servizî di vettovagliamento in guerra, si sono - volta a volta - seguiti a preferenza l'uno o l'altro di questi metodi: utilizzazione delle risorse locali (rifornimento mediante requisizione dei viveri trovati sul posto in cui le truppe si trovano) o impianto di un sistema di magazzini, dai più voluminosi e arretrati, ai più leggieri e più prossimi alle truppe. Il primo sistema poté essere sufficiente finché glì eserciti furono di mole modesta e le operazioni ebbero carattere di mobilità o non vi furono ragioni di carattere extra-militare che vi si opponessero; il secondo sistema s'impose, o quando si volle evitare di urtare gl'interessi della popolazione o quando il numero delle tmppe da vettovagliare superava la disponibilità di vettovaglie della regione, o infine quando il lungo permanere delle truppe nella medesima località avrebbe prontamente esaurito le risorse in viveri del paese e provocato così una crisi di vettovaglie per le truppe e per la stessa popolazione.
Molte volte si attua un sistema misto, cioè di magazzini e di prelevamenti sul posto. Ma il sistema dei magazzini è quello che, normalmente, ha oggi la prevalenza. In Italia, ciascuna delle forze armate affida il servizio di vettovagliamento in pace e in guerra a un proprio corpo amministrativo detto Commissariato (v. commissariato militare).
Per la Marina, il servizio fa capo alle basi navali e ha le sue propagginí su ciascuna delle navi da guerra, nelle quali funziona attraverso i commissarî di bordo. Per l'Aeronautica fa capo agli aeroporti e alle zone territokiali dell'Aeronautica, e in guerra ad appositi centri che si possono anche identificare con quelli delle truppe di terra.
Per l'Esercito, il servizio di vettovagliamento assume più vaste proporzioni, data la quantità di uomini e quadrupedi cui provvedere e le necessità di seguire, e talvolta prevenire, i movimenti delle truppe.
Si impiantano grandi magazzini di vettovaglie (depositi centrali a disposizione di ciascuna armata) ai quali si fanno affluire le derrate dall'interno del paese. Dai depositi centrali di armata (e talvolta anche direttamente dagli scali ferroviarî prossimi ai grandi stabilimenti industriali di produzione) le vettovaglie sono inviate ai magazzini avanzati (di corpo d'armata); di qui vanno alle sezioni di sussistenza o degli stessi corpi d'armata per le truppe che direttamente dipendono da questa grande unità, o alle sezioni sussistenza divisionali per le truppe inquadrate nelle divisioni del corpo d'armata. Le sezioni di sussistenza sono, perciò, gli organi di distribuzione e ad esse fanno capo i corpi di truppa con i mezzi di trasporto a essi assegnati. Ogni corpo, prelevate le vettovaglie e i foraggi, provvede a smistarli fra le unità minori dipendenti dove i viveri per le truppe sono preparati, cucinati e distribuiti agli uomini.
Per la carne si provvede generalmente con carne congelata, ed eccezionalmente con la macellazione presso le truppe, nel qual caso al seguito dei corpi d'armata marcia un parco buoi.
Per la íabbricazione del pane, si predispone tutto un sistema di forni - fissi o mobili - situato in maniera che le truppe possano ricevere il pane, possibilmente, non oltre il terzo giorno di cottura.
Non sempre si possono distribuire viveri freschi (fra i viveri freschi è compresa la carne congelata) ed è talvolta necessario ricorrere ai viveri a secco: galletta e carne conservata in scatola.