VGIK
Sigla, acquisita nel 1934, del Vsesojuznyj Gosudarstvennyj Institut Kinematografij (Istituto statale di cinematografia dell'Unione Sovietica e oggi della Federazione Russa), fondato a Mosca ufficialmente il 1° settembre 1919. L'Istituto si consolidò con tale sigla dopo varie denominazioni: nel 1925 GTK, ovvero Gosudarstvennyj Techničevskij Institut Kinematografii (Istituto tecnico statale di cinematografia), nel 1930 GIK (Istituto statale di cinematografia). Dal 1985 l'Istituto è intitolato al celebre regista e docente Sergej A. Gerasimov, che dal 1946 vi diresse la cattedra di regia di film a soggetto e il laboratorio unificato di regia e recitazione.
La storia del VGIK è inscindibile dalla storia del cinema sovietico. Ai suoi esordi la scuola fu organizzata in stretta collaborazione fra insegnanti e allievi nella comune ricerca delle nuove tecniche, teorie e sperimentazioni che fondarono la cinematografia dell'URSS. I primi organizzatori e insegnanti della scuola furono Vladimir R. Gardin e Lev V. Kulešov, il celebre patriarca del cinema russo e sperimentatore dei "film senza pellicola", straordinarie performance teatrali di studenti realizzate e smontate con ritmo cinematografico. Fra i primi allievi sarebbero emersi futuri maestri come Vsevolod I. Pudovkin, Boris V. Barnet, Aleksandra S. Chochlova, compagna di Kulešov, attrice, regista e insegnante dell'Istituto. Il VGIK ha laureato molti fra i più grandi nomi della cinematografia sovietica, dalle generazioni di Sergej M. Ejzenštejn, Michail I. Romm, Aleksandr P. Dovženko fino ai registi e attori di epoca brezneviana, da Sergej F. Bondarčuk, Andrej A. Tarkovskij, a Nikita S. Michalkov e suo fratello Andrej Michalkov Kon-čalovskij, a Tengiz E. Abuladze e molti altri.Ai primi spettacoli del VGIK, negli anni Venti, assistevano con interesse i grandi registi teatrali del ventennio prerivoluzionario, Konstantin S. Stanislavskij, Vsevolod E. Mejerchol′d e, attento osservatore e promotore, Anatolij V. Lunačarskij, commissario del popolo all'istruzione. Dal 1928 vi insegnò Ejzenštejn cui in seguito, nel cupo clima degli anni Trenta, fu offerta la direzione dei corsi di regia e del laboratorio sperimentale. Le celebri lezioni del maestro spaziavano dalla teoria sulla regia cinematografica allo studio della pittura di Rembrandt e di Leonardo insieme ai grandi realisti russi dell'Ottocento, da I.E. Repin a V.I. Surikov e V. Serov, all'analisi dei romanzi di É. Zola. In rapida successione furono aperti i corsi della cattedra di fotografia tenuti da Eduard K. Tissé, il famoso operatore di Ejzenštejn, quelli di scenografia fondata negli anni Trenta da F. Bogorodskij, quelli di sceneggiatura con Aleksandr G. Zarchi e Valentin K. Turkin. Lo storico del cinema Nikolaj A. Lebedev organizzò i primi corsi di studio sulla storia e la teoria del cinema fondando quella che diventerà in seguito la facoltà di filmologia. Lo studio e l'apprendimento di un'arte cinematografica profondamente connessa con le arti limitrofe, dalla pittura alla letteratura, in uno scambio proficuo di procedimenti creativi e suggestioni, resterà una caratteristica precipua dell'insegnamento dell'Istituto, che nei decenni è andato arricchendosi di nuove branche di specializzazione comprese quelle legate all'economia e alla produzione. Il VGIK è strutturato in facoltà e dipartimenti che si dividono in vari indirizzi, con laboratori, sale di audizione, di montaggio, studi, videoteca, biblioteca e archivi ed è membro del Centre international de liaison des Écoles de cinéma et de télévision (cilect).