VIANI
. Famiglia di pittori bolognesi. Giovanni Maria (1636-1700), scolaro di Flaminio Torri, dopo aver seguito gli esempî del Cantarini e del Reni, seppe formarsi una maniera non priva di delicatezza nel colore e di facilità nella composizione. A Bologna s'indicano come suoi quattro affreschi sotto il portico dei Servi e altri suoi quadri si vedono in varie chiese. Il figlio, Domenico (1668-1711), allievo del padre e poi di Carlo Cignani, il quale non gl'impedì di coltivare il gusto con le copie dai Carracci, recatosi nel 1691 a Venezia, vi rimase molti mesi, studiando assiduamente Tiziano e il Veronese. Si ricordano di lui, fra l'altro, ai Servi, in Imola, il S. Filippo Benizzi portato al cielo dagli angeli e la Liberazione della città dalla peste, con alcune decine di figure, e nel S. Spirito di Bergamo il S. Antonio che converte un eterodosso, creduto dal Lanzi e da altri il suo capolavoro. Ebbe, da ultimo, l'incarico di decorare la vòlta nella chiesa delle monache di Sala a Pistoia e fu anche incisore.
Bibl.: M. Oretti, Notizie de' professori del disegno ecc., in Bibl. Comunale di Bologna, mss. n. B. 129, c. 139 segg.; Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina, 1739, I, pp. 353-67; L. Crespi, Vite de' pittori bolognesi non descritte nella Felsina pittrice, Roma 1769, pp. 165-67 e 159-64.