vice
Del latino vicis il termine conserva il significato in Pd XXVII 17 La provedenza, che quivi comparte / vice e officio, nel beato coro / silenzio posto avea da ogne parte, dove l'espressione vice e officio è da più d'uno considerata un'endiadi: " cioè l'oficio, che ciascuno beato debbe esercitare, e l'avvicendamento che debbe fare l'uno a l'altro ", Buti; " gli ‛ ufizi ' che si fanno a vicenda or dall'uno, or dall'altro ", Venturi; o più esplicitamente il Cesari: " Vice ed oficio, è come dire ‛ vice d'ofizio '; cioè, ‛ avvicenda gli ofizi ' (ed è quello che altrove notammo detto, ‛ endiadijs ') ". Esauriente nella sua brevità anche la nota di Benvenuto: " iuste distribuit unicuique quid convenit, cui convenit, et quando ".
Sempre in latino, v. può avere anche il senso traslato di " ministerium, munus, officium ", che il Tommaseo intende derivato " dal ritornare gli uffizi alla volta loro e dall'esser vicendevoli "; così afferma nel commento a Pd XXX 18 Se quanto in fino a qui di lei [Beatrice] si dice / fosse conchiuso tutto in una loda, / poca sarebbe a fornir questa vice, " compiere l'ufficio... di dire ora degnamente di lei " (Chimenz; Del Lungo [" ‛ vice ', ciò che tocca a sua volta a ciascuno di fare "], Torraca, Grabher, Momigliano, Sapegno, Fallani, Pézard). Anche altri commentatori accettano questa interpretazione, ma non senza riserve; per es., Casini-Barbi propongono, in alternativa, il senso di " dire compiutamente quello che dovrei dire di lei ", pur convenendo che " compiere l'ufficio... risponde meglio alla frase latina vicem explere "; e Scartazzini-Vandelli osservano che v. " dice incombenza di un determinato momento anziché ufficio costante: cfr. Par. XXVII, 17 ", ricordando inoltre Pg XII 130-132 la mano... quello officio adempie / che non si può fornir per la veduta.
Ma ha trovato qualche seguito, sia tra i commentatori meno recenti - cfr. Landino, Vellutello, Andreoli - che tra quelli più vicini nel tempo, anche l'interpretazione del Buti, che spiega a fornir questa vice con " a compiere questa volta la descrizione della sua bellezza "; onde il Mattalia: " vice distinta da officio in Par. XXVII, 17; e poiché l'idea di compito è già suggerita dal verbo, vice prende l'altro e proprio significato di: vicenda, turno, momento: assolvere tale compito qui, ora "; e analogamente il Porena.