LÓPEZ, Vicente Fidel
Scrittore argentino, nato il 24 aprile 1815 a Buenos Aires, dove morì il 30 agosto 1903. Figlio di López y Planes, assai noto per la sua attività patriottica e come autore dell'inno nazionale del Chile, il L. ne derivò gl'interessi politici, che venne disciplinando con gli studî giuridici e storici a cui diede un contenuto ideologico a contatto del movimento romantico. Partigiano dell'"Associación de Mayo" con E. Echeverría e J. M. Gutiérrez, dovette esulare durante la dittatura del Rosas (1840), emigrando a Montevideo e poi a Santiago del Chile, dove esercitò il giornalismo politico-letterario, in collaborazione col Sarmiento e con B. Mitre. Ritornato in patria (1852), vi ebbe parecchie cariche pubbliche: attivo nella vita parlamentare, due volte ministro, professore e poi rettore dell'università, finì col preferire alle vicende dei partiti la disciplina morale degli studî.
Suscitatore di energie intellettuali (specie con la Revista de Valparaíso nel Chile, e a Buenos Aires con la Revista del Río de la Plata, 1871-1877, voll. 13), dapprima incerto tra la divulgazione storica (Manual de la historia de Chile, 1845) e il romanzo cronachistico e documentario (La novia del hereje ó la Inquisición en Lima, 1845; La loca de la guardia; La gran semana de 1810), il L. si venne educando a un metodo più rigoroso con ricerche d'archivio (Documentos sobre las invasiones inglesas, 1851, con V. Alsina; Acuerdos del Cabildo de Buenos Aires, voll. 6; Les races aryennes du Pérou, con G. Maspero, Parigi 1871; El conflicto y la entrevista de Guayaquil, 1884, ecc.), fino a maturare le sue migliori sintesi con La Revolución argentina (1881, voll. 4) e la Historia de la República Argentina (1883-1893, voll. 10), ricche di documentazione e tuttora valide anche se la passione romantico-nazionalista abbia forzato il significato di non pochi avvenimenti.
Bibl.: J. E. Rodó, El Mirador de Próspero, 2ª ed., Madrid 1918; R. Rojas, La liter. Argentina, VI, Buenos Aires 1925, pp. 989-1024.