Vicenza
Città del Veneto, capoluogo di provincia. L’antica Vicetia fu città dei veneti; nel 49 a.C. con la cittadinanza romana ebbe ordinamento municipale. Caduti l’impero romano e i regni barbarici di Odoacre e dei goti, divenne sede di un ducato longobardo, poi di un comitato franco e dal 10° sec. fece parte della marca di Verona. Nella lotta fra comuni e impero formò con Verona e Padova nel 1164 la Lega della marca veronese, che nel 1167 si fuse con quella lombarda. Dal 1175 il regime podestarile si alternò con quello consolare, mentre divampavano le lotte delle fazioni, finché emersero i da Romano. Dal 1210 Ezzelino II tenne per tre anni la carica di podestà; dopo ulteriori lotte Ezzelino III prese V. con l’aiuto di Federico II e la tenne dal 1236 al 1259. Dal 1266 V. passò sotto il dominio di Padova. Conquistata da Cangrande della Scala nel 1311, rimase agli Scaligeri sino al 1387, passando poi con Verona sotto Gian Galeazzo Visconti. Datasi a Venezia nel 1404, rimase sotto la Repubblica sino al 1797 salvo il periodo della Lega di Cambrai, quando fu occupata dagli imperiali (1509-15). Il 16° sec. fu il più prospero per la città, che si abbellì di ville e palazzi magnifici. Ceduta all’Austria da Napoleone Bonaparte nel 1797, riunita al regno italico nel 1805, tornò all’Austria dal 1814 al 1866, quando entrò a far parte, col Veneto, del regno d’Italia. Nella Seconda guerra mondiale subì numerosi danni a causa dei bombardamenti aerei.