Basch, Victor
Storico dell’estetica e uomo politico ungherese, naturalizzato francese (Budapest 1863- Lione 1944). Scelta la Francia come patria d’elezione, vi divenne professore universitario per le letterature moderne (1885) e nel 1918 ottenne alla Sorbona una cattedra di estetica. Dopo l’affare Dreyfus si impegnò nella lotta politica; dal 1926 presidente della Lega dei diritti dell’uomo, fu con la moglie assassinato da miliziani di J. Darnand. Rifacendosi alla filosofia kantiana, B. sviluppò una teoria estetica basata su una interpretazione psicologistica dell’arte, che individua negli stati d’animo dell’artista e del fruitore dell’opera i momenti costitutivi della sfera estetica. Le sue opere principali sono: Essai critique sur l’esthetique de Kant (1896); Les doctrines politiques des philosophes classiques de l’Allemagne (1927); Carlyle, l’homme et l’ouvrage (1938)