DE BUCK, Victor
Bollandista, nacque a Audernarde (Belgio) il 24 aprile 1817, entrò nella Compagnia di Gesù, a Nivelas, l'11 ottobre 1835. Nel 1840 fu chiamato a collaborare agli Acta Sanctorum (v.). Morì a Bruxelles il 23 maggio 1876.
La produzione agiografica del De B., oltre ai 16 commentarî che egli compilò prima di cominciare i suoi studî teologici (nel volume VII d'ottobre degli Acta Sanctorum), comprende la maggior parte dei volumi degli Acta Sanctorum che vanno dall'VIII al XIII di ottobre. In un gran numero di opuscoli, d'articoli di riviste, il De B. fece conoscere i risultati più interessanti delle sue ricerche agiografiche. Nella sua opera De phialis rubricatis quibus martyrum romanorum sepulchra dignosci dicuntur, observationes (Bruxelles 1855) il De B. sostenne, contro l'opinione dominante, che il "vaso di sangue" o ampolla rossa che si trova nell'interno di alcune tombe non era un segno caratteristico del martirio. Con questa sua tesi, il De B. sollevò una controversia assai viva. Come canonista egli si occupò soprattutto dei diritti dei regolari, acquistandosi in questa materia una tale notorietà, che il Beckx, generale dei gesuiti, lo chiamò a Roma, come suo teologo al concilio Vaticano.
Il De B., s'interessò al movimento di Oxford e scrisse parecchi articoli per favorire il ritorno degli anglicani al cattolicismo. Si occupò anche dell'unione della Chiesa russa.
Bibl.: F. X. De Ram, Compte rendu des séances de la commission royale d'histoire, s. 3ª, II (1861), pp. 102-192; C. Sommervogel, Bibl. de la Comp. de Jésus, II, Parigi-Bruxelles 1891, coll. 318-28, con elenco delle opere del B.; C. De Smedt, De P. V. De Buck, in testa agli Acta Sanctorum, novembre II; id., art. V. De Buck, in The Cath. Encycl.; H. Delehaye, À travers trois siècles. L'œuvre des Bollandistes (1615-1915), Bruxelles 1920, pp. 192-207.