GOLDSCHMIDT, Victor
Cristallografo, nato a Magonza il 10 febbraio 1853, morto a Salisburgo l'8 maggio 1933. Laureatosi ingegnere, fu dapprima assistente di H. Th. Richter, ma subito dopo si dedicò alla mineralogia sotto la guida di A. Weisbach. A Vienna, dal 1882 al 1887, gettò le basi della sua grande opera cristallografica. Nell'Index der Krystallformen der Mineralien (Berlino 1880,1890 e 1891) coordinò e uniformò i risultati delle precedenti ricerche cristallografiche, secondo un nuovo metodo discusso, con la relativa nomenclatura, nella prima parte dell'opera. Nel 1888, conseguita la libera docenza in Heidelberg con il lavoro Über Projection und graphische Kristallberechnung, sposò la cugina Leontina von Portheim, di Praga, che divenne sua assidua collaboratrice. Nel suo laboratorio privato di Heidelberg accolse e avviò alla cristallografia studiosi di ogni nazione. Nel 1916, con la moglie, fondò e dotò la Josephine und Eduard von Portheim-Stiftung: un ramo di questa è il Victor Goldschmidt Institut für Krystallforschung.
Il G. sviluppò i metodi grafici e la proiezione gnomonica e trovò che ciascuna forma dovesse essere stabilita da due posizioni angolari (angoli ϕ e ρ) paragonabili alle coordinate geografiche, invece degli angoli interfacciali universalmente adottati. E nell'opera, seconda del gruppo, Krystallographische Winkeltabellen (Berlino 1897) comparvero circa 70.000 valori così calcolati. Inoltre costruì il goniometro a due cerchi per tale misurazione. Infine pubblicò, terza opera del gruppo, l'Atlas der Krystallformen in 9 voll. (Heidelberg 1912-1923). Si occupò contemporaneamente di una quantità di ricerche speciali quali la determinazione delle facce vicinali, l'accrescimento dei cristalli, ecc.; stabilì la legge delle complicazioni e fondò la cristallografia zonale. Negli ultimi anni cercò di applicare la legge delle complicazioni ai diagrammi di Laue e verificò che le macchie d'interferenza sono ordinate in serie armoniche.
Bibl.: V. C. z. 75 Geburtstage, ecc., Heidelberg 1928, con bibl.