VICTOR
. Claudio Perrin, detto V., duca di Belluno, maresciallo di Francia, nacque a La Marche (Vosgi) il 7 dicembre 1764, morì a Parigi il 1° marzo 1841. Volontario nel terzo battaglione della Drôme durante la rivoluzione del 1789, raggiunse in breve il grado di comandante di battaglione. Partecipò all'assedio di Tolone. Nel 1796 prese il comando dell'avanguardia dell'esercito d'Italia, comandato dallo Scherer, e si segnalò nei combattimenti avvenuti a Loano, Cosseria, Dego e Mondovì. Un anno dopo fu promosso generale di divisione, in ricompensa del suo valoroso contegno, specialmente alle battaglie di Castiglione, di Rovereto e della Favorita (Mantova). Posto agli ordini del generale Lannes, sconfisse le truppe pontificie sul Serio e s'impadronì di Faenza, Forlì e Ancona. Rientrato in Francia dopo la pace di Campoformio, partecipò alle operazioni di polizia nella Vandea, poi ritornò in Italia nel 1798 e prese parte ai combattimenti sul basso Adige. Ebbe il bastone di maresciallo di Francia per l'ammirevole condotta tenuta a Friedland (1807). Dopo il trattato di Tilsit tenne il governo di Berlino e della Prussia; e un anno dopo, avuto nuovamente il comando di un'armata e inviato in Spagna, riportò le vittorie di Spinosa, Somo e Madrid. Prese quindi parte, sempre segnalandosi, alle infauste campagne di Russia (1812), Germania (1813) e Francia (1814).
Accostatosi ai Borboni, alla seconda restaurazione fu nominato pari di Francia. Ebbe il doloroso incarico di presiedere la commissione chiamata a giudicare gli ufficiali che dopo essersi sottomessi ai Borboni erano ritornati con Napoleone durante i Cento giorni, e votò la morte del maresciallo Ney. Nel 1821 fu ministro della Guerra. Lasciò un volume di Memorie.