Vienne
Cittadina della Francia, nel dip. dell’Isère, sulla riva sinistra del Rodano. A V., capitale degli allobrogi, Cesare dedusse una colonia iuris latini (Colonia Iulia Vienna Allobrogum), che da Augusto (o Caligola) fu elevata a colonia romana. Fu fiorentissima in età imperiale e centro dell’impero delle Gallie (258-273). Vi fu assassinato Valentiniano II (392). Nel 4° sec. la città fu metropoli della provincia Viennensis della diocesi della Gallia meridionale. Sede di vescovato dall’inizio del sec. 4°, intorno al 450 fu elevata a sede di arcivescovato, che disputò a quello di Lione il primato sui galli. Fu capitale del primo regno burgundo (432). Nel 534 il vescovo Avito ne favorì l’occupazione da parte dei franchi. Nell’879 V. divenne la capitale del regno di Provenza, poi del regno di Arles fino al 1032, quando passò sotto l’impero, che riconobbe larghi diritti agli arcivescovi. Nel 1311-12 a V. ebbe luogo il Concilio che condannò i templari. Dalla metà circa del 14° sec. la città fu unita alla Corona di Francia (grazie in particolare all’azione del delfino, nominato vicario generale dell’impero per il regno d’Arles). V. però fu unita definitivamente alla Francia solo nel 1448. Nel 1562 la città fu saccheggiata dagli ugonotti del barone des Adrets; tenuta dalla Lega dal 1590, fu conquistata da Montmorency nel 1595. L’arcivescovato di V. fu soppresso nel 1792.
Nel 1112 il Concilio fu presieduto dall’arcivescovo Guido di Borgogna (poi papa Callisto II), che condannò l’investitura di cariche ecclesiastiche per mani laiche e scomunicò l’imperatore Enrico V, minacciando il pontefice Pasquale II di rifiuto d’obbedienza se non avesse concesso la sua ratifica. ● Il XV Concilio ecumenico fu annunciato da Clemente V con la bolla Regnans in coelo del 12 ag. 1308, e convocato per prendere provvedimenti nei riguardi dei templari. Con una speciale bolla il papa ingiunse al gran maestro e ai capi dell’ordine di presentarsi al Concilio, che venne solennemente aperto il 16 ott. 1311, alla presenza del papa. Di fronte alle incertezze del pontefice, Filippo il Bello nel febbr. 1312 si presentò a V. e domandò la soppressione dell’ordine, che fu annunciata dal papa il 22 marzo. Durante la seconda sessione (aperta il 6 aprile), fu verosimilmente dichiarata la legittimità del pontificato di Bonifacio VIII. Il Concilio si occupò anche della crociata; inoltre emanò decreti dottrinali relativi alla questione della povertà e agli spirituali, pronunciò la condanna delle beghine e dei begardi e di alcune proposizioni attribuite al francescano Pietro di Giovanni Olivi.