VIENNESE
. Moneta degli arcivescovi di Vienne in Francia che risale al sec. X, la quale per la sua bontà ebbe molto credito e larga diffusione e diede luogo a imitazioni anche in Italia, specialmente da parte dei conti e duchi di Savoia. I viennesi coniati da questi vengono alle volte designati con l'appellativo di neri, perché di lega inferiore a quella detta del conte (titolo 958). Si hanno viennesi e mezzi, detti anche oboli di viennese, da Amedeo VI (1343-1383) a Carlo II (1504-1553) dopo il quale tale specie non fu più coniata. La emise anche Lodovico del ramo di Acaia (1402-1418) nella zecca di Torino.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, I, tav. iii, 7; iv, 10-14; v, 6; vi, 8; vii, 19, 21; viii, 16; ix, 7; xiii, 12, 16; xli, 16; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915 s. v.; A. Raugé van Gennep, Les viennois noirs d'Amédée VIII, in Rivista italiana di numismatica, VIII, Milano 1895, pp. 471-74.