vieto
Solo in If XIV 99 Una montagna v'è che già fu lieta / d'acqua e di fronde, che si chiamò Ida; / or è diserta come cosa vieta, col significato di " vecchia e guasta " (Boccaccio), come concordi annotano gli antichi commentatori, dal Buti (" invecchiata, ovvero disabitata e vietata d'abitare ") all'Anonimo (" Ida, la quale era adorna e piena d'àlbori e di fontane: ora è non coltivata e disabitata e guasta ").
Il campo semantico del termine poteva ammettere una sfumatura più intensa, come " rancido ", " andato a male " (ancora viva in Toscana), che conobbe uno sviluppo autonomo nei burleschi come epiteto offensivo, capace, nel nostro caso, di giustificare l'accezione di Detto 292, dove ritroviamo il lemma in rima equivoca: per ciò il passo ti vieto / non perché tu sia vieto, / ma tu non m'accontasti.