VIGNALE
. Paese del Piemonte, nel comune di Novara, da cui dista circa 4 km. a N.
Convegno di Vignale. - Convegno tra Vittorio Emanuele II e il maresciallo austriaco Radetzky, in cui si posero le basi dell'armistizio che chiuse la prima guerra per l'indipendenza italiana (24 marzo 1849). Il convegno era stato preceduto dalle trattative per una sospensione d'armi tra il generale Luigi Fecia di Cossato e il generale C. Cadorna da un lato, e il generale H.H.J. von Hess dall'altro. I primi patti offerti dal vincitore furono assai duri: Novara e Alessandria dovevano essere occupate dalle truppe austriache; la flotta sarda doveva essere richiamata dall'Adriatico, si doveva negate agli emigrati lombardi la cittadinanza sarda. Per mitigare tali condizioni Vittorio Emanuele II si decise ad andare personalmente dal maresciallo Radetzky. L'incontro avvenne il 24 marzo. Dalla narrazione che, secondo la tradizione patriottica e liberale italiana, il re fece dell'abboccamento risulta che il maresciallo austriaco, trasformandosi in accorto diplomatico, fece di tutto per indurre il giovane re a calpestare la costituzione e ad abbandonare il tricolore, simbolo della nazionalità italiana, ma che il re resistette fieramente. Secondo le relazioni ufficiali del Radetzky, invece, nessun accenno il maresciallo fece di abolizione della costituzione e del tricolore. Certo è che dal colloquio uscì un armistizio molto più onorevole per Casa Savoia, col quale si stabiliva il richiamo della flotta sarda dall'Adriatico, l'occupazione austriaca di metà della fortezza d'Alessandria e del territorio posto tra il Po, il Ticino e la Sesia, il pagamento d'una indennità di guerra; ma le possibilità d'una riscossa nell'avvenire erano tenute salde col mantenimento della costituzione, del tricolore, dell'ospitalità agli emigrati, delle quali cose non si fece alcun cenno. Tali patti infatti, sembrarono troppo miti al gabinetto austriaco, e ciò produsse le difficoltà delle trattative per la pace, che fu poi conclusa a Milano.
Bibl.: Per la tradizione liberale italiana, v. per tutti, F. Ruffini, Vittorio Emanuele II, Milano 1918; per una ricostruzione critica, fondata però solo sulle fonti ufficiali austriache, v. Howaqrd Mc Gaw SAmyth, The armistece of Novara: a legend of a liberal king, in The Journal of modern history, giugno 1935, pp. 141-182.