NEKRASOV, Viktor Platonovič
Scrittore russo sovietico, nato a Kiev il 17 giugno 1911. Laureatosi in architettura nella sua città, nel 1936, si dedicò dapprima all'attività teatrale. Combattente tra il 1941 e il 1944 (partecipò alla battaglia di Stalingrado), fu ferito e quindi smobilitato. Accanto alla pratica giornalistica, nacque in lui lo scrittore, divenuto subito, con V okopach Stalingrada (1946, premio Stalin 1947; trad. it. Nelle trincee di Stalingrado, Milano 1964), un caposcuola del romanzo sovietico di guerra, nel quale al pathos epico si sovrappone l'umile percezione del quotidiano di guerra. Quel racconto esercitò un influsso notevole, come modello di prosa lirico-psicologica, su altri narratori di guerra. Da Le trincee di Stalingrado venne anche tratto un film nel 1957, Soldaty ("I soldati"). Ancora all'epopea bellica sono dedicati i racconti Rjadovoj Ljutikov (1948, "Il soldato semplice Ljutikov"), Sen'ka (1956), Sudak (1958, "La perca"), Posvjaščaetsja Chemingueju (1959, "Dedicato a Hemingway"), e Vtoraja noč (1960; con questo titolo, La seconda notte, apparvero tutti in trad. it., Milano 1962). Nel frattempo, N. aveva scritto un altro romanzo, V rodnom gorode (1954; trad. it. Nella città natale, Torino 1955) che affronta il tema del difficile reinserimento nella vita civile di un reduce, in termini apertamente polemici, anticipando così molti temi della cosiddetta letteratura del 'disgelo' (alcuni motivi del romanzo vennero rielaborati per il film Gorod zažigaet ogni, "La città accende i fuochi", 1958). Nel racconto lungo Kira Georgievna (1961; trad. it. Kira Georgievna, Torino 1961) il tema del rientro viene riferito a un protagonista che è un intellettuale reduce, anziché dalla guerra, dalla repressione staliniana, riabilitato dopo il XX Congresso del PCUS. N. scrisse anche dei diari di viaggio (la parte relativa all'Italia venne anche tradotta in italiano: Sovietico in Italia, in Mezzo secolo, n. 4, luglio 1960) pei quali fu attaccato dalla stampa sovietica. Negli anni successivi, anche per la sua tenacia nel difendere la correttezza delle proprie posizioni, la sua situazione in URSS si fece sempre più difficile: finché lui, combattente di Stalingrado e membro del Partito dal 1944, fu costretto a scegliere l'emigrazione; dalla fine del 1974 vive a Parigi.
Edizioni: in URSS fu pubblicata un'edizione di Izbrannye proizvedenija ("Opere scelte"), Mosca 1962.
Bibl.: V. Nekrasov, in Russko-sovetskie pisateli. Prozaiki. Biobibliografičeskij ukazatel' ("Scrittori russo sovietici. Prosatori. Repertorio biobibliografico"), t. III, Leningrado 1964; L. Plotkin, Literatura o vojne ("Letteratura sulla guerra"), Mosca-Leningrado 1967; G. Vigorelli, Il 'racconto italiano' di Nekrasov, in Mezzo secolo, 4, 1960.