MOBERG, Vilhelm
Romanziere e drammaturgo svedese, nato a Algutsboda il 20 agosto 1898.
Realistico descrittore di vita paesana e dei problemi che possono sorgere anche in ambienti primitivi e rozzi come quelli rurali (Raskens, 1927), M. raffigura nel romanzo Mans kvinna (Donna di uomo, 1933), le pene dell'amore e della gelosia in anime elementari dominate solo dalla voce del sangue; in P. A. Rosell bankdirektör, 1932, tenta, con scarsa fortuna, il romanzo sociale; in Dåligt prästbetyg (Scadente certificato di moralità, 1935), Sömnlös (Insonne, 1937) e Giv ossjorden! (Dacci la terra, 1939) narra i conflitti tra la vita cittadina e la vita contadina con la sensibilità d'un uomo che ha lasciato la terra per gli studî e nel nuovo mondo non ritrova più sé stesso. Anche nei suoi drammi M. polemizza contro la meccanicità della vita moderna e contro le pretese conquiste della scienza (Kyskhet, Castità, 1938). Grande è stato, durante gli anni della guerra, il successo del suo romanzo storico-pr0pagandistico, Rid i natt! (A cavallo stanotte!, 1941), nel quale non mancano pagine vibranti d'ispirato amore della libertà.