ALBRICI, Vincenzo
Nacque a Roma il 26 giugno 1631 e morì a Praga il 18 agosto 1696. Fu valentissimo cembalista, organista e compositore geniale e di grande fama, tanto nella musica di chiesa quanto nella strumentale. Lasciò inoltre molte cantate profane, oltre alle sacre (o mottetti?) su testo latino. S'ignora di chi sia stato allievo; si disse invece di lui che, per far la fama di un compositore od esecutore, bastava che questi fosse stato allievo suo. La sua vita fu, se non proprio irrequieta, certamente desiderosa di nuove esperienze e abbastanza vagabonda.
Nel 1656 è maestro di cappella a Dresda (con H. Schütz e G. A. Angelini-Bontempi) e suo fratello Bartolomeo è con lui, quale organista di corte. Nel 1658 è in Italia e forse a Roma presso la regina Cristina di Svezia, che lo conduce, nel 1660, a Stralsunda, a Stoccolma, forse ad Amburgo (1661). Nel 1662 è di nuovo maestro di cappella a Dresda, che lascia l'anno dopo, insieme col fratello, per raggiungere Londra, dove ambedue sono stipendiati quali compositori della cappella reale. Per la terza volta rivede Dresda e vi rimane sino al 1672, per ritornarvi nel 1676 ed andarsene nel 1680, quando, alla morte del principe elettore Giovanni Giorgio II, la maggior parte dei membri della cappella viene licenziata. Il 27 maggio 1681 è nominato, all'unanimità, dal Consiglio della città, organista della Thomaskirche di Lipsia, e vi rimane sino al 1682. Ma, per le insistenze del figliuolo, rientra nel cattolicesimo che aveva abiurato per ottenere il posto di Dresda, si dimette da organista della Thomaskirche e finalmente a Praga, nella chiesa di S. Agostino, trova, quale maestro di cappella, un posto soddisfacente, che terrà sino alla morte. Nel quarto periodo della sua dimora a Dresda (1675-1680) fu maestro di Giovanni Kuhnau, che accolse in casa ed erudì in ogni campo dell'arte.
Dell'A. sono state studiate, sinora, alcune sinfonie e sonate in stile concertante, importantissime per la storia delle origini del concerto grosso (A. Schering, Geschichte des Instrumental-Konzerts, Lipsia, 1927, pp. 11-13).
Bibl.: Per la biografia v. Sammelbände der internationalen Musikgesellschaft, III (1902), p. 487 segg.