COSINI, Vincenzo
Figlio di Giovanni e fratello di Silvio, nacque a Pisa nel 1505 (infatti il 30 marzo di quell'anno viene battezzato: cfr. Bacci, 1917, p. 112). A probabile che fin dall'inizio abbia lavorato nella bottega del fratello Silvio e lo abbia quindi seguito nei suoi numerosi spostamenti attraverso l'Italia: Firenze, Pisa, Pietrasanta e Genova, dove è difficile distinguerlo fra i numerosi artisti attivi nel rinnovamento e nella decorazione del palazzo di Andrea Doria a Fassolo. A lui il Gamba (1929, p. 232) attribuisce le due statue di Virtù del portale nord del palazzo, ma le due figure femminili presentano una esecuzione aggraziata ed esile tipica dello stile di Silvio; al C. potrebbero invece essere attribuiti quegli omamenti di quadro a cui fa cenno la Parma Armani (1977) e parte dell'esecuzione delle sculture omamentali dei due camini, nel salone dei Giganti ed in quello del Naufragio, quali le comucopie a volute intorno alla cappa e le comici dei medaglioni centrali.
L'11 ag. 1532 è datato l'atto di concessione di una casa da parte del Comune di Pietrasanta ai fratelli Cosini, con la partecipazione e garanzia di Stefano Procacci per i due generi: Silvio è rappresentato dal C. (cfr. Bacci, 1917, p. 120). A quel tempo, quindi, il C. aveva sposato l'altra figlia di Stefano Procacci, Maria, sorella di Ginevra, moglie di Silvio. Nel 1533 il C. viene chiamato a Venezia, dal fratello, per lavorare alle sculture decorative della sepoltura di Iacopo Sansovino (ibid.; di queste sculture non si hanno notizie).
Dopo il suo soggiorno a Venezia il C. si stabilì forse definitivamente a Pietrasanta, in casa della moglie, e a Pietrasanta è documentato nel 1536, 1537, 1538 e 1542 per questioni non artistiche. L'ultimo documento che lo riguarda è del 1549 e vi risulta coabitante dei fratello Silvio (Bacci, 1917, p. 112).
Non si conosce la data di morte.
Fonti e Bibl.: V. Santini, Commentari stor. sulla Versiglia centr., VI, Pisa 1863, pp. 121-24; P. Bacci, Gli angeli di S. Cosini nel duomo di Pisa, in Boll. d'arte, XI (1917), pp. 112, 120; C. Gamba, S. Cosini, in Dedalo, X (1929), pp. 228-54; La villa del Principe Doria a Fassolo, a cura di E. Parma Armani, Genova 1977, p. 22; U.Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII, p. 504.