ERRANTE, Vincenzo
Uomo politico, nato a Palermo il 16 luglio 1813, morto a Roma il 30 aprile 1891. Pubblicò novelle in versi, tragedie e libretti musicali e collaborò anche alla Ruota di Palermo. Partecipò alla rivoluzione del 1848 e il 15 novembre diventò ministro della Giustizia e del Culto e il 13 marzo 1849 dell'Istruzione pubblica e dei Lavori pubblici. Avvenuta la restaurazione, emigrò in Piemonte, dove attese agli studî. Nel 1860 fu nominato consigliere della Corte suprema di giustizia e poi passò al Consiglio di stato. Eletto deputato per il collegio di Petralia, sedette alla Camera italiana nell'VIII e IX legislatura. Fu nominato senatore il 6 febbraio 1870. Scrisse una Storia dell'Impero Osmano (Roma 1883) e un'opera su Washington (Roma 1880).
Bibl.: M. Amari, Carteggio, I, Torino 1896, pp. 365, 589; B. Romano, in Antologia italiana, marzo 1857, p. 352 segg. L. Sampolo, Commemorazione di V. E., in Atti della R. Accad. di Palermo, s. 3ª, VI (1901-902).